DPCM del 18 ottobre 2020
La situazione in Italia, con oltre 11.700 contagi nella sola giornata di ieri, è decisamente critica e giustamente ieri sera, a brevissima distanza dal precedente, il Governo ha licenziato un nuovo DPCM. Le prescrizioni, gli obblighi e i divieti, vanno tutti nella logica del contenimento di assembramenti e riduzione dei rischi. Niente di clamoroso: nella situazione attuale la salute ha dovuto fare i conti anche con l’economia e con la limitazione della nostra libertà di azione e di movimento. Anche il ritardo della comunicazione di Conte fa intuire la difficoltà di riuscire a conciliare le esigenze delle diverse componenti.
Nel merito, la stretta riguarda:
– le riunioni pubbliche, annullate
– il conferimento ai Sindaci del potere di chiudere vie e piazze note per essere luogo di assembramenti
– gli eventi sportivi non nazionali, annullati
– il lavoro nella pubblica amministrazione, a distanza
– i congressi ed i convegni in persona, vietati
– le palestre avranno tempo una settimana per sanificare e stilare protocolli di sicurezza
– bar, pasticcerie, ristoranti etc. potranno aprire dalle 5 di mattina fino alle 18, dopodiché si potrà solo servire al tavolo (con un massimo di 6 commensali)
– riunioni solo a distanza
– divieto sagre e fiere locali
Per la scuola un capitolo a parte: resterà aperta, con accessi scaglionati e con raccomandazioni in merito a gestioni locali che consentano alternanza.
Infine, resta fondamentale ribadire la necessità di utilizzare mascherine, mantenere il distanziamento e le procedure di igiene.
Insomma, dobbiamo essere attenti e accorti perché è ormai chiaro a tutti che, se i numeri non caleranno, le restrizioni saranno ancora maggiori…