Il Listone

A Desio hanno staccato la spina

Comune di Desio

Giovedì scorso, a Desio, il sindaco Simone Gargiulo è stato “mandato a casa” e il Prefetto di Monza e Brianza ha nominato Alfonso Terribile come Commissario prefettizio del Comune di Desio.

Il sindaco è stato sfiduciato dalla minoranza e da una parte della stessa maggioranza che lo appoggiava: una crisi istituzionale che ha coinvolto Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e liste civiche. Ben 16 consiglieri hanno presentato le dimissioni e quindi, tutti a casa.

Gargiulo, di professione avvocato e da due anni sindaco di Desio, nei mesi scorsi aveva lasciato la lista Civica alla quale apparteneva ed era passato, fra parecchi malumori, a Forza Italia. Regista dell’operazione Luca Veggian, (sindaco di Carate, coordinatore provinciale di Forza Italia nonché marito dell’Assessore di Lissone Carolina Minotti,).

Quando Simone Gargiulo firmò il cambio di casacca, la tessera di Forza Italia gli venne consegnata personalmente al ministro e vicepremier Antonio Tajani: allora sorrisoni, brindisi, un successone. Ora, una debacle per tutti: per Gargiulo, per Veggian e per il centro destra desiano e brianzolo in generale. Tutti a casa e tutti sull’orlo di una crisi di nervi.

A Desio si tornerà a votare in primavera e già da ora si comincia a chiedere la fiducia ai desiani per “riconquistare la città”. La stessa fiducia che è stata tradita e mal posta in Gargiulo, nella Lega, in Fratelli d’Italia, in Forza Italia.

Ma la domanda che ci facciamo – al di là di arroganti personalismi e scelte di comando partitico – è chi si presenterà e come faranno i desiani a scegliere e a fidarsi. La Lista civica per Desio, utilizzata da Gargiulo come “cavallo di Troia”, come si comporterà?

Per ora si minacciano espulsioni e ritorsioni e il Coordinatore Veggian chiederà lumi ai colleghi provinciali… Ma dell’interesse della città di Desio e dei suoi cittadini, che dovrebbe essere il vero faro, chi se ne preoccupa?

Non bisogna poi lamentarsi della scarsa partecipazione al voto e della scarsa fiducia nelle istituzioni. Se si partecipa al voto, si sceglie e poi le persone elette si dimostrano non all’altezza del loro ruolo, alcune provengono da fuori città, altre non portano risultati e tutto il procedimento si rivela essere soprattutto nell’interesse della gestione del potere, allora il problema si fa grande. E staccare la spina diventa un atto di coraggio e di libertà, diventa quasi il minore dei mali a confronto di continui silenzi ed errori.

Ci sono invece amministrazioni che, qualsiasi cosa succeda, reggono: anche con doppi incarichi da Vicesindaco, con assessori che in Consiglio intervengono solo leggendo, con assessori che producono risultati scarsissimi, e con il vanto di progetti che invece sono solo in normale conclusione temporale.

Chissà che quanto successo a Desio sia di ispirazione anche per altri Comuni, dove le cose non girano proprio come dovrebbero. Chissà che qualcuno ritrovi il coraggio perduto…

Desio, dimissioni in massa: la maggioranza del consiglio si dimette, cade il sindaco Gargiulo (IlCittadinoMB.it – 10 gen 2025)

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