La fine dell’anno si avvicina e viene spontaneo ricordare alcuni episodi dell’ormai trascorso anno politico. Un anno fa, proprio di questi tempi, venne clamorosamente cacciato l’allora vicesindaco Ruggero Sala. Fu sostituito dal compagno di partito Giovanni Camarda (gradito alla sindaca Borella), che fu a sua volta sostituito da un nuovo vicesindaco, Oscar Bonafè (questa volta designato dalle segreterie di partito).
Durante l’anno trascorso, c’è stata anche la nomina di un nuovo Assessore al Commercio: il maresciallo dei Carabinieri Gianfilippo Alibrandi. Purtroppo, a quanto sembra, il nuovo assessore poco mastica di commercio ed attività produttive, e lo si percepisce.
Nel complesso, durante il 2023, tra una scelta (infelice) e l’altra, l’amministrazione Borella ha tirato a campare e non ha certo brillato di efficienza e visione strategica.
La scelta di NON partecipare al Salone del Mobile né di organizzare manifestazioni per il GP di Monza, l’aumento sostanzioso dell’IMU, la bufala del “buco di bilancio” dell’assessore Serena Arrigoni, il vuoto dell’assessorato alla Cultura affidato a Carolina Minotti (che è sostenuta, però, dai giornali amici). E infine la “virata” dell’assessore Massimo Rossati sulla ZTL (non ancora una “retromarcia”, anche se i suoi amici sono convinti che la ZTL sia ormai stata definitivamente abolita). E ricordiamo anche i NON interventi dell’assessore ai Servizi sociali Ignazio Lo Faro.
Nella Giunta Borella ha brillato solo l’assessore allo Sport, l’onnipresente e pluri-selfizzato Giovanni Camarda, che sembra essere sempre sul pezzo. Addirittura, parla anche di questioni relative a deleghe non sue e qualcuno mormora che potrebbe essere il futuro candidato Sindaco…
E la sindaca Borella, perso ormai il consenso dei circa mille voti portati da Ruggero Sala, comincia ad essere regolarmente attaccata sui social e si vede poco in giro. I suoi supporter della campagna elettorale (molti ora sono Consiglieri comunali) sembrano scomparsi, sono solo un ricordo. Alcuni sono talmente silenziosi da sembrare quasi inesistenti, altri invece a volte parlano, ma forse sarebbe meglio stessero zitti per evitare di fare figuracce, a volte anche di risonanza nazionale (vedi il caso delle dichiarazioni della consigliera Scaffidi). Ma dei Consiglieri di maggioranza, che sono una parte del problema, avremo modo di parlarne più avanti.
Intanto auguriamo alla nostra città un 2024 pieno di opportunità e di soddisfazioni. Ma, visto come è andato il 2023, probabilmente ne vedremo ancora delle belle… Auguri Lissone!