Il clima perfetto

Grande successo e grande interesse ha suscitato la serata organizzata dalla nostra Lista civica che ha visto come relatrice la professoressa Elena Granata. Oltre un centinaio le persone presenti in sala: per la politica due Consiglieri di Forza Italia, il Presidente del Consiglio (che ci ha fatto i complimenti!), i Consiglieri di minoranza e l’assessore all’Urbanistica Rossati. Ma anche giornalisti, il Sindaco di Seregno Alberto Rossi, il Consigliere provinciale Giorgio Garofalo, molti professionisti, tanti semplici cittadini e rappresentanti di Liste civiche della Brianza.

La relatrice Elena Granata si è concentrata soprattutto sul problema del clima ed è stata, allo stesso tempo, visionaria e concreta. Potremmo riassumere così il messaggio della serata: ciascuno deve avere consapevolezza e fare il proprio pezzetto, anche se può sembrare semplice e banale. Ma SUBITO e TUTTI: gli amministratori, i costruttori, le associazioni, i privati cittadini.

Non si è parlato solo di emergenza climatica ma anche di urbanistica, di rigenerazione urbana, di riqualificazione. Sono argomenti che spesso si ritiene siano riservati agli addetti ai lavori ma, esposti in modo semplice e lineare, sono invece risultati comprensibili a tutti.

È stato poi dato spazio al confronto e alle domande, dalle quali sono scaturiti esempi, casi concreti, situazioni critiche. Non solo teoria, quindi, ma tanta concretezza e consapevolezza. Illuminante, ad esempio, la proiezione in sala del servizio realizzato da “Presa diretta” su Cascina Merlata.

Abbiamo filmato l’intera serata e la mettiamo a disposizione sulla nostra pagina Facebook. È un regalo per tutti, anche per la nostra Sindaca e la sua maggioranza, che non sono riusciti ad essere presenti

Ne riparleremo presto, di sicuro. Perché – come ormai ci è chiaro – il momento è QUI ed ORA. E noi, la nostra parte, la vogliamo fare.

Registrazione serata 23 ottobre 2024 – Incontro con Elena Granata

Un incontro per parlare di urbanistica e clima (Giornale di Monza – 29 ott 2024)

      

  

E la pianta non c’è più

L’amministrazione dei selfie e dei proclami, targata sempre più Camarda-Arrigoni, è “scivolata” ancora una volta. Ricorderete, 2 anni fa, la coppia di Assessori con tanto di pala e pianta da mettere a dimora nel terreno di fronte alla piscina, dove prima c’era la famosa montagnetta. Foto, articoli di giornale, selfie, titoloni. Avevano invitato pure lo Sport Club Mobili, come fossero i “padroni di casa”, anche se, a seguito di una nostra interrogazione, avevamo scoperto che ANAS, proprietaria dell’area, non ne sapeva nulla.

Purtroppo, ora la pianta non c’è più: lei è sicuramente morta, il giardino ANAS è inaccessibile, il prato è solo verde incolto e della “foresta” promessa nessuna traccia.

Ma cosa è successo? Nulla, semplicemente nessuno si è più preoccupato della pianta ma, soprattutto, nessuno ha portato avanti quel progetto che mirava a mettere a disposizione del quartiere lo spazio verde ottenuto dalla eliminazione della famosa montagnetta, rimossa dopo oltre 30 anni da ANAS assieme alla seconda Giunta Monguzzi.

Ma si sa che Borella & C. hanno il selfie facile ma poi si perdono nel proseguo. Vedremo se e in che tempi avverrà la piantumazione promessa e quando si potrà accedere all’area.

Di sicuro, inizieranno a breve i lavori di collegamento con la vicina via Sacconi, una delle opere lasciate nei progetti della scorsa amministrazione. E naturalmente, a lavori conclusi, facciano pure i loro selfie!

 

 

 

Un’altra urbanistica

Caro lettore, oggi vogliamo invitarti ad un’iniziativa della nostra Lista civica: una serata durante la quale verrà presentato un nuovo modo di pensare l’urbanistica. Non solo cosa si può o non si può costruire o salvaguardare, ma una visione complessiva della città e del suo futuro, che tenga conto del non consumo di suolo, della necessaria rigenerazione, dei cambiamenti climatici e della qualità della vita.

L’incontro si terrà mercoledì 23 ottobre alle 20:30 presso la Sala polifunzionale della Biblioteca Civica. Ospite e relatrice della serata sarà la professoressa pianificatrice architetto Elena Granata, docente di urbanistica presso il Politecnico di Milano.

Sarà una serata ricca di idee e prospettive nuove: una sfida per il nostro territorio e un’opportunità per un cambiamento culturale. È importante esserci, ascoltare, riflettere e dialogare. Ci sarà anche spazio domande e chiarimenti.

Ti aspettiamo mercoledì 23 ottobre, come da locandina qui sotto, e ti chiediamo anche di invitare amici e conoscenti che pensi possano essere interessati all’argomento e abbiano a cuore il futuro delle nostre città.

Locandina_Incontro_E_Granata_23

Il falso del verde

Stavolta il capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Paninforni, ha veramente esagerato. Lui, che aveva dato dei “pagliacci” a tutti i consiglieri di minoranza per aver lanciato l’iniziativa dell’”Altro Consiglio” disertando l’aula ufficiale, durante le comunicazioni nel Consiglio del 16 luglio ha davvero toccato il fondo.

Si parla della manutenzione del verde pubblico: quest’anno un vero disastro, sotto gli occhi di tutti: diserbo stradale inesistente, rotonde trasformate in giungle e bosco urbano trasformato in area impraticabile.

E allora interviene Paninforni – rigorosamente leggendo – omettendo però alcune informazioni che portano a qualificare in modo diverso la situazione.

Ecco l’inizio del discorso: “Viste, lette e ascoltate le numerose critiche sulla gestione del verde (…) diciamo che la scorsa amministrazione aveva deciso di gestire il verde pubblico dividendo in 4 zone, ciascuna appaltata a una azienda   diversa. (…). Il mancato servizio prevede delle penali irrisorie che non erano incentivanti e anzi, per alcune società era conveniente pagare le penali e non svolgere l’attività!”. E poi: “Per fortuna il contratto in essere scadrà a fine anno (…)”. Quindi, di nuovo, di chi è la colpa? Come sempre, della precedente amministrazione Monguzzi…

Eh no, caro Paninforni, le cose non stanno esattamente così! Perché o non sai, oppure se sai, non dici.

Questi, comunque, sono i fatti: il contratto del verde è partito ad aprile 2021 per una durata prevista di 3 anni. La scadenza era, quindi, ad aprile 2024 e per quella data avrebbe dovuto essere già stato fatto il bando per il famoso “Global Service” e la relativa assegnazione dei lavori.

Invece, evidentemente, l’amministrazione di Paninforni non è stata in grado di stare nei tempi giusti e ha pensato bene di prorogare i contratti in corso fino a fine 2024, nonostante a livello di Bilancio Previsionale sia tutto pronto.

Non solo: nel bando prorogato è stato inserito anche il diserbo. Come mai? Evidentemente non si era pronti ad emettere un nuovo bando, quello con un unico operatore; una scelta che comunque presenta rischi e pericoli.

Inoltre: come mai negli anni scorsi, con le stesse aziende, non sono stati riscontrati problemi così evidenti?

E poi: le penali definite “irrisorie e non incentivanti” sul contratto in corso sono state effettivamente richieste? Faremo un accesso agli atti per verificarlo, ma l’impressione nostra è che nessuno abbia richiesto alcuna penale. E siccome le bugie noi non le scriviamo, faremo sapere.

Vogliamo però rimarcare che in politica, seppur di passaggio, la credibilità è un valore importante che si conquista passo dopo passo, intervento dopo intervento, e soprattutto che – come dice il proverbio – le bugie hanno le gambe corte. Non come l’erba a Lissone…

La bufera ha svegliato la sindaca Borella

Oltre 16.000 euro per un servizio di ispezione e manutenzione ordinaria dei parchi pubblici e delle attrezzature ludiche; sono previsti quattro monitoraggi in dodici mesi.

Se l’obiettivo è nobile e riguarda la sicurezza ed il decoro (che in questi 17 mesi sono stati un vero miraggio per l’amministrazione che avrebbe dovuto “far rinascere Lissone”), la notizia evidenzia come la sindaca Borella, i suoi assessori e i suoi consiglieri siano poco più di un’armata Brancaleone.

Comunque, dopo la bufera di luglio, pare che qualcuno si sia svegliato dal torpore, passando dai selfie alle azioni, tardive. In città le segnalazioni erano presenti e numerose già da tempo (soprattutto per le aree giochi), i tecnici del Comune all’opera e le ditte di manutenzione presenti sul territorio. Certo, i soldi sono sempre pochini, a loro dire, tra buchi vari e corsi di apprendimento per assessori…

Poi, come per magia, in quattro e quattr’otto succede tutto: “esigenza-gara-assegnazione”. Sembra proprio che il Comune non riesca più ad avere il polso della situazione: una vera sconfitta per gli Uffici e, soprattutto, per la politica che lascia intendere: “Noi, che siamo quelli bravi, abbiamo gli specialisti; ora sì che le cose andranno bene…”. Anche se l’investimento (che i soliti in malafede dicono e scrivono irrisorio) pare sia poco più di un censimento.

Noi, come Lista civica, (e molto prima della bufera…) avevamo già proposto di inserire nel Bilancio un investimento per il controllo dello stato delle piante nei parchi e nelle aree gioco. Ma è stato bellamente bocciato perché “inutile”, in quanto il controllo “era già compreso nell’appalto del verde pubblico”.

Insomma, il braccio destro non sa cosa fa il sinistro e la sindaca Borella tira a campare, tra una bufera, un selfie e gli amici giornalisti…

Parchi e verde, le “attenzioni particolari” del Comune (Il Cittadino – 28 ott 2023)

La foresta incantata

L’assessore allo Sport e (pare ancora per poco…) Vicesindaco Giovanni Camarda proprio un anno fa aveva fatto un figurone. Lui e l’assessore al Bilancio Serena Arrigoni, muniti di una grande pala e con tanto di fotografo al seguito, si erano presentati nell’area recintata di ANAS in via Cilea, vicino alla piscina. Sono quindi entrati – abusivamente! – in un terreno che non era in concessione al Comune di Lissone, invitando all’evento anche rappresentanti dello Sport Club Mobili Lissone, e avevano piantato fisicamente una pianta.

Dalle colonne del solito settimanale locale, avevano anche dichiarato che, proprio lì, a breve sarebbero state messe a dimora molte altre piante: quasi una foresta… Sì, una foresta incantata perché noi – ad occhio nudo e sobrio – non vediamo proprio nulla…

A distanza di un anno da quei giorni “faticosi” (ci riferiamo alla pala e alla posa…) come è la situazione? L’area è recintata, erba è altissima e la pianta è desolatamente sola. Ma ancora resiste, in attesa della foresta promessa dai suoi due giardinieri-genitori.

Coraggio assessori, noi vogliamo proprio vederla una foresta reale! Non vorremmo mai che sia una promessa mancata o che quelle siano state le classiche “parole da politici”.

Per ora, se passate di lì, la foresta potete solo immaginarla…

   

La politica di parte

A causa del recente nubifragio, in Brianza e anche a Lissone notevoli sono stati i danni alle persone e alle cose: ad abitazioni, capannoni, tetti, alberi, cancellate… un vero disastro. Regione Lombardia ha chiesto e ottenuto il riconoscimento dello stato di calamità e il Governo ha inviato il sottosegretario al ministero dell’interno, Nicola Molteni (leghista), nelle zone colpite.

Così sabato mattina, ecco arrivare a Lissone il sottosegretario che, con la Giunta in parata, ha assistito alla messa in sicurezza della pianta che ha abbattuto il muro di recinzione della Casa di Riposo Agostoni.

La sindaca Borella e la sua Giunta – che normalmente il sabato non lavorano – stavolta erano ben presenti e sorridenti per le foto di rito.

Presente anche il capo distaccamento dei Vigili del Fuoco Lorenzo Arosio, affiancato da Plinio Bignamini. La Protezione civile di Lissone, invece, era assente (non sarà stata invitata?) e ci sembra di non aver visto neppure la Polizia locale.

I politici, invece, c’erano tutti, perché un selfie non si nega a nessuno…

Dopo aver visitato anche Desio, il sottosegretario si è recato nella sede della Lega di Seregno per una breve conferenza stampa.

Ma come spesso accade quando c’è Andrea Crippa – il lissonese più famoso fra i leghisti, anche per la figuraccia del Museo egizio di Torinoil rischio di dire cose sbagliate è alto.

E infatti, commentando il maltempo e i relativi danni ha (di nuovo!) affermato che la Giunta Borella potrà fare poco se non aiutata da Roma (che ormai è ex ladrona) perché “Lissone c’è un problema di bilancio che l’attuale amministrazione ha ereditato dal passato”. Di nuovo la storia – smentita! – del famoso “buco di bilancio!

Non sa le cose, l’onorevole Crippa, forse perché frastornato dai continui viaggi… Purtroppo capita che i politici romani parlino senza cognizione di causa, anche quando rivestono ruoli importanti. E soprattutto quando sono di parte.

P.S. Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi, ha dichiarato che non sapeva nulla di questa visita: a Seregno il sottosegretario ha solo incontrato i militanti del suo partito e altri Sindaci e assessori del suo stesso partito! “Ma non si possono confondere il livello politico e quello istituzionale: – ha affermato – davanti a danni e disagi di questa entità non può esserci colore politico o giochino di parte che tenga”.

Maltempo, il sottosegretario in Brianza per la conta dei danni (PrimaMonza.it – 29 lug 2023)
Sottosegretario in Brianza dopo il maltempo, tuona il centrosinistra “Ha scelto di rivolgersi solo ai Comuni del suo partito” (PrimaMonza – 31 lug 2023)

Un nubifragio mai visto

In questi giorni di fine luglio, anche a Lissone abbiamo dovuto fare i conti con tornado, tempeste e condizioni atmosferiche estreme. Increduli, senza strumenti, abbiamo visto e subìto vento, acqua, grandine e pioggia con una violenza mai vista prima.

Ancora avevamo negli occhi e nel cuore le immagini e il racconto delle alluvioni in Emilia-Romagna e ora ci troviamo noi ad essere protagonisti di qualcosa di simile anche se – per fortuna – di dimensioni ridotte.

In questi giorni la natura si è mostrata forte e crudele: viene spontaneo attribuirle sentimenti e comportamenti “umani”, ma la natura non è una persona e i suoi comportamenti non sono “capricci” ma hanno origini ben precise.

I meteorologi parlano di cambiamenti climatici, ne spiegano le cause e si soffermano sulle conseguenze. E noi ci sentiamo sempre più impreparati perché non basta la coscienza e la responsabilità di un singolo o di una comunità, ma occorre la coscienza e la responsabilità di molti Stati e di ciascuno di noi.

Intanto a Lissone si contano gli alberi sradicati, i tetti scoperchiati, i muri crollati… Con grande impegno, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Brianzacque, RetiPiù, la Polizia locale, gli addetti alla cura del verde lavorano senza sosta per mettere in sicurezza, ripristinare i servizi fondamentali e limitare i disagi. A loro va il nostro grazie.

Ma ciò che ha reso più pesanti e drammatici gli eventi di questi giorni è la morte di una donna lissonese, Salma Halim, schiacciata da un albero sradicato dal vento. A lei va il nostro affetto, alla sua famiglia le nostre condoglianze e un grande pensiero di vicinanza.

Pedemontana, la strada sbagliata

La società Autostrada Pedemontana Lombarda ha comunicato che il 6 dicembre è stato firmato il contratto per l’affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione delle tratte B2 e C, da Lentate sul Seveso ad Usmate Velate. Questo progetto di Pedemontana interessa direttamente anche Lissone, che è inserita nella tratta C.

Ci sono ancora molti punti aperti su tutto il tratto di Pedemontana, anche sulla tratta D che proseguirà nel Vimercatese e per la quale non esiste ancora un tracciato.

Facciamo alcune considerazioni:

  • Il progetto è vecchio e va sicuramento adeguato ai tempi e alle esigenze della comunità.
  • Non si possono trasformare strade statali e provinciali in autostrade, imponendo un pedaggio ai pendolari che le utilizzano quotidianamente. Questo vorrebbe dire un aumento considerevole di traffico sulla viabilità locale, che è gratuita, e avere ulteriore disordine urbanistico.
  • Il territorio nella nostra Provincia è già stato troppo utilizzato e compromesso: ora va salvaguardato e protetto e quindi una autostrada è insostenibile.
  • Nelle tratte mancanti è stato sottovalutato il problema della diossina (Seveso catastrofe ICMESA) e, allo stato attuale, sono ora intollerabili la sottrazione di spazi liberi con nuovo cemento-asfalto e la devastazione di un territorio boschivo di pregio.
  • Nelle tratte già realizzate, nessuna opera di compensazione e di mitigazione a favore dell’ambiente è stata completata. Nell’appalto della tratta che ci riguarda, non sono previste in toto e quindi i finanziamenti non sono completi. Come si può pensare di procedere ad una cantierizzazione – che potrebbe durare anni – se non si è certi dei finanziamenti e soprattutto se, per risparmiare, come prima cosa si stralciano le opere di compensazione?
  • Finora Pedemontana è stata finanziata con soldi pubblici e con defiscalizzazione e l’eventuale completamento comporterà ulteriori esborsi di soldi pubblici (presi da dove?) o costringerà a risparmi su opere di compensazione come la GREEN WAY. E occorre tener presente anche i rincari delle materie prime, che rendono insufficienti le risorse fino ad ora ottenute.

A fronte di tutto ciò è necessario ripensare alla utilità dell’opera, ai suoi costi, all’ambiente già fragile e soprattutto alla qualità della vita delle nostre comunità.

Ciò che vogliamo mettere al primo posto sono le ragioni del nostro territorio, che certamente non ha bisogno di un’opera così impattante e poco utile.

Per questo, in tutta la Provincia di Monza e Brianza, Sabato 17 dicembre 2022 ci saranno dei presidi e ANCHE NOI SAREMO IN PIAZZA LIBERTA’ DALLE 15 ALLE 18, a disposizione per chi vuole confrontarsi ed esprimere il proprio pensiero.

Volantino della manifestazione del 17 dicembre

Al lupo al lupo! (o al rifiuto)

Giorno dopo giorno, la giunta targata Lega si trova a fare un bagno di realtà. Eh sì, perché tra proclami (toglieremo la Ztl… dietrofront) e promesse (l’ordinario sarà straordinario e viceversa) c’è il quotidiano.

E il quotidiano, purtroppo, è fatto anche di inciviltà: ad esempio il passante che scarica rifiuti per la strada o dove capita, il tutto peggiorato dal fatto che i cestini non vengano svuotati regolarmente, come documentano le foto di questi ultimi giorni…

Fino a qualche mese fa (basta spulciare i commenti dei “fan” dell’attuale amministrazione) era tutta colpa del Comune, della mancanza di telecamere, della Polizia locale che non vigilava…

Oggi quegli stessi fan paiono molto più blandi nel condannare l’amministrazione e la Giunta che, da parte sua, non sembra attualmente porre quell’attenzione costante e necessaria per ovviare e rimediare ai gesti incivili di cui vediamo le foto qui sotto.

Consiglieri, assessori e sindaco in primis che dovrebbero vivere in prima persona la città e le sue criticità, evidentemente non stanno effettuando quel controllo puntuale tanto promesso in quel di giugno…

E dire che basterebbe sollecitare Gelsia, proprio come faceva regolarmente e instancabilmente l’ex sindaco Concetta Monguzzi…

Il Listone rivolge un duplice appello: ai cittadini di non lasciare rifiuti nei cestini se questi sono già pieni e agli amministratori di essere più solerti, vivendo il territorio come promesso e proclamato in campagna elettorale.

Rifiuti