Lissone “non è raggiungibile”
E alla fine manifestazione fu. Nonostante l’ordine della Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e del Prefetto (per tramite del Capo di Gabinetto) qui a Lissone la commemorazione del 4 Novembre si è “regolarmente” svolta ieri, 3 novembre.
Evidentemente qui a Lissone si fa quello che decidono la Sindaca, il Presidente del Consiglio e il Segretario comunale. Gli altri non contano, o non sanno o non hanno voce in capitolo. Forse anche il Prefetto, come del resto i cittadini lissonesi, avrà capito che aria tira qui a Lissone.
Così tra un selfie e l’altro, tra una litigata e l’altra (si vocifera persino tra i membri della Giunta), qualcuno decide di anticipare il giorno, in barba agli ordini che vengono dall’alto, da molto in alto.
Purtroppo, questa è la Lissone della Sindaca Borella, e persino la Presidente del Consiglio, il Prefetto e tutti i cittadini devono portare pazienza e accettare la commemorazione nel giorno sbagliato. Andrà tutto nel dimenticatoio o ci saranno conseguenze per aver ignorato quanto deciso da Roma e ribadito dal Prefetto?
Ma poi, chissà se e quando la Sindaca avrà saputo dell’ordine di Roma e del richiamo del Prefetto. Giovedì 31 era un giorno prefestivo, venerdì festa, sabato Comune chiuso e domenica è domenica…
Complimenti! Se una città ordinata e ligia come Lissone non ascolta lo Stato, significa che il sistema “verticale” è molto fragile. E quindi anche che lo stesso Stato è fragile. Che disastro!