Arriva lo Skatepark a Lissone

Sono in via di completamento i lavori per lo Skatepark di Lissone: un bel risultato della precedente giunta Monguzzi. È un progetto pensato e realizzato in collaborazione con il gruppo “Noi Mamme di Lissone” per rispondere alle esigenze di socializzazione e di aggregazione di adolescenti e preadolescenti.

È posizionato in un luogo illuminato, sicuro, raggiungibile dalla pista ciclabile e lontano dalle abitazioni, in modo da non arrecare disturbo.

Lo SKATEPLAZA – così si chiamerà – è stato immaginato e progettato dopo aver ascoltato le richieste di ragazzi adolescenti, con lo scopo di far approcciare allo SKATE anche neofiti e principianti.

È situato in via Perosi, nel quartiere Don Moscotti, un quartiere che comincia ad assumere una nuova “forma” e una riqualificazione concreta (il Palazzetto dello Sport, la scuola, il cogeneratore, le nuove case Aler, gli abbattimenti delle famose “stecche”, i giardini, la nuova area cani, la pista ciclabile ed ora lo Skatepark).

A scanso di equivoci – e prima che qualcuno si appropri del lavoro e dell’impegno di altri – lo diciamo noi, qui ed oggi: grazie all’amministrazione Monguzzi, grazie alle “Mamme di Lissone”, grazie ai progettisti della struttura. Tutti insieme abbiamo realizzato il sogno di alcuni giovani skaters e di tanti ragazzi che ora sapranno dove incontrarsi e dove far vedere “come si fa” a qualche coetaneo principiante.

Tutti in piazza

Spettacolare Piazza Libertà, ancora in via di completamento ma che già offre spunti e vivibilità consona a Lissone.

Nuove sedute, verde, fontane, vasche e luci nuove. Riqualificata grazie ad una intuizione della precedente Sindaca Monguzzi, dopo un contest tra architetti e votata dai cittadini. Una serie di migliorie (non ultimo l’ascensore ai posteggi interrati che sarà installato a breve) che hanno reso la piazza un luogo piacevole e da riscoprire.

Ma, attenzione! Vorremmo evitare l’andazzo di questo periodo, con la Giunta Borella che tende ad accaparrarsi e ad intestarsi progetti, lavori già iniziati o in via di conclusione “non suoi”.

E allora, prima che i soliti noti comincino a farsi selfie e proclamino fatti e sforzi per la sistemazione della nuova piazza, lo diciamo prima noi: la riqualificazione di Piazza Libertà NON È un risultato targato Borella. Come non lo sono, del resto, i lavori all’esterno del Palazzetto dello Sport, lo Skatepark, i nuovi appartamenti Aler nel quartiere Don Moscotti e altro ancora.

Cittadini, informatevi! Altrimenti finirà come per l’assegnone: foto, like, grandi complimenti… e poi nessuno ne sa più nulla.

Torneremo prossimamente sui bluff di certi politici locali: risultati, assegnazioni, progetti datati ma spacciati come nuovi, buchi e gap, “regali” alla città e poi… arriveranno le tasse! Tranquilli, ne vedremo delle belle!

Per ora, vi mostriamo con orgoglio queste due immagini della piazza… e queste foto sì che sono state un vero regalo!

         

 

Ci vuole del coraggio

Ieri, nel quartiere Don Moscotti, è stato inaugurato uno stabile di proprietà di Aler e destinato a 20 famiglie assegnatarie (che speriamo fossero in graduatoria a Lissone). Siamo in via dei Gelsi, nella palazzina F5, con vista sul Palazzetto dello Sport.

La sindaca Borella e alcuni membri della sua Giunta hanno partecipato all’inaugurazione e, con la solita foto, hanno celebrato il risultato raggiunto. Ma – chiariamolo subito – è un risultato raggiunto non certo per meriti loro! I lavori eseguiti sono infatti frutto di un grande e lungo lavoro delle precedenti amministrazioni: moltissimi incontri con Aler e Regione Lombardia, “battaglie”, progetti, riqualificazioni…

Ma ai nostri “coraggiosi” amministratori questo non importa: in una triste passerella politica con Consiglieri regionali, vertici di Aler e anche dirigenti del Comune, la Sindaca Borella inaugura cose che si è trovata già belle e pronte, con a fianco il vicesindaco Camarda (contestato persino dai suoi), il suo papabile sostituto (ma forse già messo da parte) Bonafè ed il gran lettore di interventi Lo Faro (titolare della delega ai Servizi sociali).

Nessuno del passato, volutamente. Dopo tutto il lavoro profuso in quel quartiere, un piccolo grazie sarebbe bastato.

Ma ormai siamo (quasi) abituati a questa Giunta che vive di luce riflessa delle cose ideate, progettate e finanziate nel passato. E si ha anche il coraggio di parlare di “fatti”: il Palazzetto (tanto contestato) che viene utilizzato, il parcheggio relativo e i lavori già finanziati e in corso d’opera citati come importanti passi in avanti, e i piccoli “successi” dipinti come grandi bracci di ferro vinti.

Sì, ci vuole coraggio: il coraggio di chi non sa, di chi millanta e butta fumo negli occhi ai più. Il coraggio di chi si fa selfie ed è sempre alla ricerca di recensioni positive. Il coraggio di esser clamorosamente di parte in una questione sportiva che riguarda due importanti società sportive votando bellamente una delibera non condivisa.

E ci vuole del coraggio anche ad avallare questi comportamenti: chissà che alcuni consiglieri di maggioranza non ne chiedano conto ai propri referenti politici…

Aler: inaugurata la nuova scala del complesso Ls1 (PrimaMonza.it 13 apr 2023)

Una scala d’emergenza

Certe volte la memoria è un po’ ballerina: a volte vacilla, a volte distorce, a volte è offuscata da pensieri e preoccupazioni. Invece noi, Lista Civica, modestamente pensiamo di averla ancora bella viva e precisa.

Dopo questa premessa, vogliamo oggi ricordare come molti dei lavori pubblici ora in consegna alla città siano frutto di decisioni, impegni, progetti, azioni e pratiche che risalgono alla scorsa amministrazione Monguzzi. E questo è indiscutibile, anche se qualche esponente politico, ormai defilato, pare non ricordarlo mentre altri, silenti, tentano di accaparrarsi il risultato.

Prendiamo ad esempio, la nuova scala di emergenza della palestra della Scuola Farè: la consegna è arrivata solo ora, dopo il progetto, l’affidamento, il parere dei Vigili del Fuoco e la successiva realizzazione… Bene: questa opera è stata oggetto di Determinazione della Posizione Organizzativa Ing. Sanvito numero 1039 del 01.10.2021 con oggetto: “Affidamento incarico di progettazione per adeguamento antincendio ed impegno di spesa” e – lo ribadiamo – la data è il 1° ottobre 2021.

È in questa data che la scala è nata, è qui che l’amministrazione Monguzzi ha dimostrato (coi fatti e non con i selfie) come l’impegno principale fosse quello di sistemare le scuole e le palestre collegate.

E così, oltre alla scala d’emergenza, a breve in città arriveranno altre opere: lo Skatepark, le ciclabili, il restyling di piazza Libertà…

In conclusione: siamo contenti – e anche fieri – di aver contribuito a mettere in sicurezza i nostri ragazzi e a rendere la nostra città più accogliente e vivibile per tutti i lissonesi.

Una città trascurata

Lontani i tempi dei proclami e delle promesse, in molti ambiti oggi Lissone si presenta proprio come una città trascurata. Lo diciamo dopo quasi 9 mesi di “nuova amministrazione”, dopo che si era decantato come Lissone dovesse “risorgere” e come “Laura” avrebbe sistemato tutto. A loro dire, si trattava solo di ristabilire la “normalità” e invece, ci troviamo a dover segnalare e rimarcare come qualcosa non stia girando per il verso giusto.

E allora ci si può imbattere nelle fontane di piazza Libertà, spente, ma ancora piene di coriandoli del carnevale oppure in rotonde stradali rovinate e pericolose (via Verdi, Via Don Bernasconi, Viale Repubblica…). E ancora, sempre in piazza, alcuni paletti in cemento rotti e delle lastre spaccate.

E al nuovo Palazzetto dello Sport, tutto tace: erbacce, recinzioni indegne e trascuratezza (e tra poco arriva il Torneo Internazionale: vedremo se quest’anno l’amministrazione riuscirà ad utilizzarlo).

Ma ci sono anche il famoso canestro di via Don Bernasconi (zona Oeb) che manca da almeno 9 mesi, la panchina rossa a Santa margherita, divelta e spesso capovolta, la casetta dell’acqua di Santa Margherita, vandalizzata e non ripristinata…

Ricordiamo anche la situazione del campo di calcio della Pro Lissone, oggi classificato come “non più idoneo” e della palestra San Mauro di Via Fermi, con una parte del pavimento sollevato che è ancora lì, nonostante le ripetute segnalazioni delle insegnanti e dei gruppi sportivi.

Insomma, si vede bene che “qualcosa non va”; una vera delusione per molti che credevano nella “bacchetta magica” di Borella.

Oltretutto, non abbiamo un assessore al Commercio da 70 giorni e il nuovo Vicesindaco ha pubblicato solo nelle ultime settimane il suo curriculum vitae (tra l’altro incongruente con quello presentato per la campagna elettorale) e la dichiarazione dei redditi (e qui volutamente tacciamo, per evitare problemi).

Per fortuna (nostra) si stanno realizzando e concludendo le precedenti opere (le ciclabili, lo skatepark, la piazza, i campetti di via Piermarini…) altrimenti questa Giunta, nel suo primo anno, sarebbe passata alla storia più per i selfie che per altro.

Quando sarà trascorso un anno di amministrazione, faremo un bilancio e una “pagella”: e ne vedrete delle belle, purtroppo.

La piscina di Carnevale…

Incredibile la notizia comparsa sul Giornale di Monza di mercoledì 14 febbraio: la piscina coperta di Lissone si farà… ma a Viareggio! Sappiamo tutti che questa città è famosa per il suo Carnevale e la relativa goliardica spensieratezza, ma purtroppo pure a Lissone stiamo assistendo a una “carnevalata”…

La questione riguarda il progetto della piscina coperta che avrebbe dovuto essere realizzata presso il Centro sportivo di via Cilea. Il progetto, commissionato dalla Giunta Monguzzi e pagato oltre 75mila euro, è stato lasciato in dote alla nuova amministrazione Borella che avrebbe potuto usufruire dei fondi del PNRR o di altre fonti di finanziamento regionali, nazionali o europee. Ebbene, lo stesso progetto sarà utilizzato per la realizzazione…. in quel di Viareggio!

Già nel mese di dicembre l’assessore leghista Arrigoni dichiarò che la realizzazione della piscina veniva stralciata dai programmi comunali perché non vi erano né fondi né bandi. Silenzio sull’argomento da parte dell’assessore allo Sport, nessuna reazione o commento da parte degli altri assessori, la Sindaca sempre ermetica.

Evidentemente chi amministra attualmente la nostra città non ha tenuto conto dell’indagine a suo tempo fatta che evidenziò l’utilità anche sovracomunale di una piscina coperta e del fatto che fosse già disponibile un progetto bello e pronto, e profumatamente pagato.

Ed evidentemente poco o nulla ha fatto nella direzione del reperimento di risorse esterne, visto che Viareggio utilizzerà i fondi del PNRR…

Noi abbiamo letto stupiti e abbiamo già richiesto informazioni tramite una interrogazione. Ascolteremo (speriamo presto) le risposte, sperando non ci vengano fornite spiegazioni… carnevalesche!

Clamoroso: la piscina coperta si farà con i soldi del Pnrr (ma a Viareggio) (Giornale di Monza – 14 feb 2023)

Nuova piscina coperta: ecco le immagini del progetto (PrimaMonza.it – 10 giu 2022)

Vita da cani

Una grande delusione, questa settimana, per un gruppo di cittadini lissonesi. Sì, perché i rappresentanti di un gruppo social molto attivo in città (Lissone cinofila) hanno chiesto appuntamento all’Amministrazione Borella per fare il punto della situazione delle aree cani: problemi, proposte, speranze.

Prima notizia? Il Sindaco e l’assessore al Benessere animale non erano presenti; sono stati invece ricevuti dall’Assessore ai Lavori Pubblici Oscar Bonafè. E va bene, possiamo immaginare come Sindaco e Assessore siano molto molto impegnati.

Ma il resoconto dell’incontro, trasparente e sintetico, non lascia molte speranze: l’assessore incaricato ha riferito che di risorse per le aree cani non ce ne sono. E ha anche chiarito che le poche aree verdi disponibili non verranno “sprecate” per la tutela del benessere animale.

Non va meglio neanche per quanto riguarda la manutenzione: a fatica, infatti, è stata strappata la promessa di sistemazione dell’area di via Botticelli, senza però ottenere certezza dei tempi.

E tutte le promesse fatte in campagna elettorale? E i famosi video con i cani Lapo, Gilda ed Ercolino?  Niente, un po’ come l’assegnone (del quale non si hanno certezze, in particolare sulla data), la ZTL (che è stata “rimangiata” tecnicamente) e ora anche le belle promesse sulla manutenzione e la creazione di nuove aree per cani.

Si scopre come i problemi ci siano, le difficoltà pure, le criticità economiche, di personale e di lavori siano ancora presenti. E la maggioranza? Muta.

Forse occorre coinvolgere Roberto Perego, che come tutor può molto, oppure l’assessore Camarda che risolve tutto, oppure solo attendere pazientemente che qualcuno si desti dal torpore. Certo  che con tutte queste promesse tradite… è proprio una vita da cani!

I tabelloni inamovibili

Durante il Consiglio comunale del 4 novembre, nel tempo riservato alle Comunicazioni, il nostro consigliere Nava ha fatto notare che, a distanza di 40 giorni dalle elezioni, in città erano ancora posizionati tutti i tabelloni elettorali. La risposta è arrivata (come spesso succede) dal vicesindaco Sala che ha affermato: “Hai ragione, concordo, non è decoroso. Spero li tolgano presto”.

Detto fatto? Ma neanche per sogno… Allora Nava è di nuovo intervenuto nel Consiglio di venerdì 11 novembre per far notare che la situazione non era cambiata: i tabelloni con le immagini dei politici erano ancora installati, anche nei luoghi centrali della città che diventano così palcoscenici “del brutto”.

E a questo punto – udite udite! – è intervenuta la sindaca Borella che ha illustrato la decisione presa dall’Amministrazione: i tabelloni elettorali resteranno sempre lì, installati, per risparmiare sulle operazioni di montaggio/smontaggio! Una decisione che smentisce quanto affermato in precedenza dal vicesindaco Sala e che, francamente, grida “vendetta”!

Tutta la minoranza è rimasta stupita e allibita. Il consigliere Antonio Erba, giustamente, ha sostenuto che questa decisione è illegittima in quanto la propaganda elettorale è vincolata da precisi obblighi temporali ed economici. Alla richiesta di quantificare il costo per la rimozione dei tabelloni, non è stata data risposta. “Che almeno vengano tolti i manifesti” è stato chiesto, e qualcuno ha anche suggerito di addobbarli e illuminarli in vista delle prossime feste natalizie…

Ci avevano raccontato che sarebbero stati i cultori del decoro, dell’ordine, della pulizia e che avrebbero risolto in tempi brevi tutti i problemi. Bene, così non è, e stavolta per una scelta deliberata, senza curarsi alle regole dell’imposta sulla pubblicità, della propaganda elettorale e degli sforzi fatti e ancora in corso per riqualificare e rendere “bello” il centro città, e non solo.

Altro che prendersela con le fioriere di piazza Libertà… Ora tutta la città sarà “sfregiata” da squallidi tabelloni vuoti o, peggio, con foto di politici vincenti, perdenti, rampanti o spariti.

Forse i nodi, uno alla volta (resta sempre aperta la questione dell’assegnone elettorale) stanno arrivando al pettine e alcune scelte del sindaco Borella sono considerate dai più (anche all’interno della sua maggioranza) molto discutibili.

Governare “da soli” non è una bella cosa, e soprattutto non è un buon presupposto per un lungo e proficuo governo.

Il portarifiuti degli amici

Lo aveva detto a maggio, prima delle elezioni, poi lo aveva ribadito a giugno : “Se vinciamo noi, la togliamo”. Così è stato: la dichiarata guerra del commerciante G.A. nei confronti della fioriera posizionata in vicolo Palazzine (vicino a piazza Libertà) ha avuto esito nefasto per l’arredo urbano posizionato proprio davanti al suo negozio. Non ce l’ha fatta ad apprezzare la fioriera (forse non gli piace l’acciaio corten o forse perché fa parte del progetto a rinnovo della Piazza); meglio il vuoto, o altro, o niente.
La fioriera è stata posata (con l’intervento di una gru) e poi è stata di fatto purtroppo trascurata: non  riempita di terra e di essenze o fiori, ha finito inesorabilmente col diventare un portarifiutiLa politica degli “amici“ ha fatto il resto e ha portato, a distanza di 7 mesi dalla posa, alla rimozione della fioriera .
Il commerciante addirittura si vanta del risultato, è tutto un pubblicare sui social in cerca di complimenti; alcuni – di parte – arrivano anche ad insignirlo della “medaglia al valore”: “Sei riuscito a far spostare il “portarifiuti”, complimenti!”.
Complimenti vivissimi anche da parte nostra e, a questo punto, un dubbio sorge spontaneo e riguarda l’assessore Bonafè: la rimozione è stata forse condizionata da logica amicale? Parrebbe, la sua, non una scelta “tecnica”, perché in quel caso sarebbe già stata presa mesi fa non posizionandola lì. È stata dunque una mera decisione politica: abbiamo vinto e facciamo ciò che vogliamo. Peccato.
Nostro compito sarà formulare un’interrogazione per capire se questo “spostamento ad hoc” ha comportato un costo per la comunità e per sapere da chi è partito l’ordine di servizio.
E non è finita: anche per l’asfaltatura di alcuni marciapiedi l’assessore Bonafè ha dichiarato di aver scelto lui personalmente – e non gli Uffici – quali sistemare. Pare che ora a Lissone vada così: amichevolmente…

Street style

Sono tutti molto soddisfatti dei lavori che hanno interessato l’intersezione tra via Loreto e Via San Carlo. Il progetto della riqualificazione di piazza Libertà prevedeva infatti anche alcuni importanti “innesti”, da eseguire in porfido, nei percorsi di avvicinamento alla piazza, un segnale di decoro che facesse percepire “il bello” del centro città.

Questo intervento di riqualificazione favorisce anche il commercio locale, assieme alle strisce blu (che garantiscono il tournover della sosta), le fioriere e le panchine. I prossimi interventi interesseranno sempre la via Loreto, prima all’incrocio con via San Martino e poi quello con via Solferino.

È questo un lavoro di abbellimento della nostra città che l’ex sindaco Monguzzi ha fortemente voluto, e con lei molti cittadini; anche alcuni commercianti ora ammettono che un intervento così ci voleva proprio…

Effettivamente il colpo d’occhio è notevole e noi facciamo i complimenti all’assessore Bonafè ed ai suoi uffici dei Lavori pubblici che, nonostante le voci di altri vecchi politici locali, stanno continuando l’opera.

Di recente – lui che ha ereditato la delega di Nava – in una intervista ha preannunciato ritardi e criticità nei lavori, ritardi dovuti principalmente alla difficoltà del reperimento dei materiali e all’aumento costi… proprio ciò che diceva anche l’ex assessore Nava, ma per alcuni queste erano solo “scuse”…

Ma l’importante è aver centrato l’obiettivo: la nuova sistemazione è sicuramente molto gradevole e di ciò dobbiamo essere tutti contenti ed orgogliosi