Lissonesi, attenti alle fake news!

La campagna elettorale è solo agli inizi, ma già si annunciano come protagoniste le “fake news”. Che cosa sono? Sono le false notizie propagate via internet dai social media, dove è facilissimo far passare per veritiere le menzogne più grossolane e dove qualcuno senza scrupoli può far credere qualunque cosa a chi è disposto a dargli retta.

Un esempio è la recentissima nascita di un gruppo Facebook che si presenta, in modo ingannevole e illegittimo, con lo stemma del Comune di Lissone: come se fosse un canale di comunicazione ufficiale del municipio. Invece è un gruppo, molto probabilmente a pagamento (lo dimostrano i “mi piace” subito acquistati per far credere di essere seguiti da tante persone) che pubblica e commenta notizie di Lissone in senso opposto all’attuale Sindaco.

Come Listone abbiamo già chiesto un intervento di forte diffida o addirittura di denuncia per i titolari del sito, in quanto usano abusivamente un simbolo che deve essere a disposizione solo dell’Amministrazione, e per fini istituzionali e non di propaganda politica. Chiunque è libero di esprimere le proprie opinioni politiche, ma senza far credere di essere chi non è.

Un altro genere di “fake”, altrettanto disonesta, è invece apparsa sul blog dei 5Stelle lissonesi, che hanno pubblicato una surreale e bugiardissima “intervista immaginaria” a Concetta Monguzzi, in cui letteralmente inventano le risposte per farle dire quello che pare a loro.

Certo, all’inizio dicono che si tratta di un’intervista “immaginaria”: ma sapete noi del Listone quante cose – ovviamente tutte “immaginarie”… – potremmo far dire al candidato Emanuele Sana su quello che penserebbe – per esempio – delle vaccinazioni dei bambini, dei soldi alle scuole materne parrocchiali, delle bici elettriche regalate ai dipendenti comunali, dei rapporti con Gelsia, della localizzazione di certi giardinetti pubblici, delle cooperative che rivendono oggetti di recupero, dell’estensione della Ztl per tutta via Loreto, eccetera eccetera?
La fantasia in proposito non ci manca di sicuro e nemmeno gli spunti per usarla: ma è un sistema corretto?

Proprio loro, i paladini dell’onestà e della trasparenza delle informazioni pubbliche, si inventano un’intervista… Ma siate coerenti: il Sindaco è in municipio e non ha mai chiuso la porta in faccia a nessuno; se volete intervistarla, bussate e poi pubblicate le sue risposte. Quelle vere e per intero.

San Luigi: il realismo e le utopie

Per capire la distanza che intercorre tra i sogni e la realtà, basta analizzare quello che sta succedendo intorno al futuro dell’ex oratorio San Luigi. Argomento di cui abbiamo già parlato più volte ma che – avvicinandosi le elezioni – diventa un bel tema per solleticare la pancia degli elettori più nostalgici.
(A tal proposito segnaliamo, en passant, l’ennesimo sondaggio farlocco di Lissone in Movimento (a Marcia Indré), stavolta finito addirittura 241 a 1: tanto per dire l’oggettività della domanda posta ai cittadini… Cari amici, alla prossima occasione perché non proponete un altro quesito altamente scientifico, ad esempio: “Preferisci 50 euro – dischetto verde – oppure un calcio nelle gengive – dischetto rosso?).

Ma, a parte queste amenità chiaramente elettorali, la questione è seria e investirà chiunque uscirà come amministrazione dalle prossime consultazioni amministrative. Due forze dell’attuale opposizione hanno già proposto le loro idee, solo parzialmente convergenti: il Comune acquisisca tutta l’area del San Luigi e poi la ristrutturi, a fini più o meno sociali (c’è una forza politica che propone addirittura il recupero della chiesa a spese pubbliche!).
Bene, benissimo; a questo punto ci aspettiamo di vedere il solito brianzolo pragmatico che estrae il libretto degli assegni con la fatidica domanda: “S’al custa?”.

E invece, per dare concretezza al desiderio comune di salvare (almeno in parte) un bene storico, bisogna tener conto di alcune questioni pratiche che, di fatto, rendono irrealizzabile le suddette idee, almeno così come semplicisticamente sono proposte.

E il Sindaco lo spiega benissimo in un testo pubblicato nel suo “Diario” istituzionale:
– anzitutto l’area è privata e non sappiamo nemmeno quanto costerebbe acquistarla
– poi, se anche avessimo le risorse per farlo, non potremmo perché la legge attualmente vieta ai Comuni acquisizioni di questo tipo
– inoltre abbiamo già parecchie strutture pregevoli e in disuso da mettere a frutto per la comunità e non abbiamo i soldi né per sistemarle né – soprattutto – per mantenerne poi la gestione
– infine, un conto è acquisire l’Excelsior perché Lissone ha bisogno di un auditorium comunale (su questo siamo stati i primi a sbilanciarci), anzi tentare di acquisirlo a costo zero come standard qualitativo all’interno di un Piano edilizio sostenibile e possibilmente “sociale” (ma comunque privato); ben altro conto è avere la pretesa  – ammesso e non concesso che sia possibile – di acquisire tutta l’area e caricare così l’amministrazione comunale di costi pesantissimi per i bilanci a venire.

Ecco, questa è la distanza sul San Luigi tra noi e le altre liste d’opposizione: ed è la distanza tra realismo e utopia elettorale.

“No a case e negozi al San Luigi. Il vecchio oratorio resti una risorsa” (Il Giorno – 16 marzo 2017)

Bernasconi: Lissone si mette in Circolo

E’ un bel compleanno, per il Circolo culturale e sociale Don Ennio Bernasconi: 40 anni, l’età della maturità e della piena attività. Ed è un bel compleanno anche per tutta la città, per quanto il Circolo ha realizzato a Lissone in questi anni, continuando a riproporre in modo “laico” e non confessionale ma nello stesso tempo senza complessi d’inferiorità i valori spirituali e umani del cristianesimo: basti ricordare le edizioni di Città presepe, i cicli di conferenze sulla vita, sul lavoro, sull’etica, le mostre d’arte – tutto sempre con un’anima, perché Lissone abbia occasioni per alzare la testa e riflettere.

Oggi il Circolo festeggia l’anniversario ricordando, in un convegno storico, la figura cui ha voluto intitolarsi: il sacerdote don Bernasconi, che nella Lissone degli anni Venti e Trenta ha rappresentato un forte riferimento di presenza sociale e culturale.

Nel 1977 fondare un Circolo culturale significava vedere lontano, oltre l’immediato, senza accontentarsi – per esempio – della presenza cattolica in politica (che sembrava non dover finire mai…) e nemmeno delle proposte ideologiche alternative.

Il Circolo ha fatto questo, ha sempre guardato all’uomo, qualunque credo o convinzione avesse, e in questo senso ha offerto a tutti occasioni di crescita.
Lo ringraziamo e gli auguriamo di continuare a lungo a “guardare oltre”!

Il Circolo culturale e sociale Don Bernasconi taglia il traguardo dei 40 anni (Il Giorno – 28 marzo 2017)

 

Il rischio è sotto controllo

Molto positivo l’esito del Consiglio comunale aperto sulla Protezione civile (nonostante la scarsa partecipazione dei cittadini, ma anche delle minoranze di centrodestra: tanto loro del Piano di emergenza ne hanno fatto a meno per vent’anni…). Si trattava di un momento informativo e formativo che fa seguito all’approvazione del Piano, avvenuta nel 2014, e alla prima esercitazione “per posti di comando”, realizzata nel 2016. Erano presenti tutte le realtà lissonesi interessate alle emergenze: Protezione civile, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Radioamatori, Gev, Croce Verde, Carabinieri in congedo…

Si è capito con chiarezza che il rischio prevalente e quasi unico (a parte eventi meteorologici come trombe d’aria o nubifragi) cui Lissone è sottoposto è quello chimico industriale, per la presenza in contesto urbano di due industrie che manipolano materiali tossici.

Ma anche questa realtà di pericolo potenziale viene in un certo senso ridimensionata sapendo, da una parte, che le due fabbriche devono avere meccanismi di sicurezza interni molto stringenti e controllati dalla Prefettura, e – dall’altra – che le misure previste per la popolazione in caso di fuoriuscita accidentale di gas toccano al massimo i 200 metri di raggio e consistono nel chiudersi in casa tappando ogni possibile ingresso dell’aria; l’evacuazione è invece una scelta non consigliata e comunque da fare in casi rari.

Il Consiglio comunale aperto si è concluso con la proposta di alcuni passi successivi, tra cui l’aggiornamento del piano (soprattutto per quanto riguarda la scelta di un segnale d’allarme univoco ben riconoscibile dalla popolazione e i mezzi di diffusione delle notizie), la programmazione di una esercitazione effettiva tra i cittadini che abitano vicino alle suddette fabbriche e la predisposizione di un generatore di corrente autonoma per il municipio, dove hanno sede i posti di comando in eventuali emergenze.

Piano di emergenza comunale del Comune di Lissone

Associazioni “usa e getta”

Dopo la Festa dell’Uva cancellata, anche la Festa di primavera sparisce. Usando tutte  le motivazioni possibili – prima le eccessive richieste di permessi del Comune, adesso il rinnovo delle cariche interne – le associazioni organizzatrici (Lissone Commercia e Pro Loco) gettano la spugna.

La verità è che le feste non servono più, adesso c’è la campagna elettorale ed è molto più importante “non far fare bella figura” neanche per sbaglio all’amministrazione uscente.

Noi l’avevamo detto subito che si trattava di associazioni “ad personam”. E quando saranno rese note le liste elettorali del centrodestra, in primis quella di Ruggero Sala, avremo ulteriori conferme vedendo i candidati.

Con tanti auguri ai commercianti che hanno fatto finta di non accorgersi di essere strumentalizzati.

Festa di Primavera: stavolta non si farà (Il Cittadino – 18 marzo 2017)

Concetta & friends in prima serata

“Save the date”, come si dice in inglese: segnatevi la data sull’agenda!
Venerdì 31 marzo, ore 21, nella Sala polifunzionale della Biblioteca, Concetta presenta se stessa, i suoi programmi, le sue liste. Entra dunque nel vivo la campagna elettorale della coalizione che sostiene la rielezione del Sindaco Monguzzi: in questa prima serata ci sarà l’occasione per ascoltare i progetti della candidata, di conoscere le liste che la sostengono e di conoscere alcuni dei “magnifici 100” che – suddivisi in 4 liste – hanno deciso di appoggiarla.

Il “Bugiardino” sbugiarda i suoi autori

Lissonesi, ve lo ricordate ancora il “Bugiardino”? Ma sì, quel giornaletto “Lissone informa” che la precedente Giunta Fossati mandava in tutte le case ogni tot di mesi, con le foto degli assessori in bella vista mentre narravano le loro imprese e soltanto un angolino, alla fine, dedicato ai partiti di opposizione…
Un grande esempio di pluralismo e comunicazione democratica.

Ma il bello è che i loro autori adesso vengono a fare le pulci a noi, perché abbiamo fatto redigere, stampato e inviato nelle case dei lissonesi – unica volta in tutto il mandato! – il Bilancio Sociale che rendiconta, del resto in piena coerenza con quanto da noi dichiarato nel programma elettorale, quello che è stato fatto in questi 5 anni (e senza nemmeno metterci le foto degli assessori).

Senza alcuna vergogna, i suddetti contestano che si tratti di un’operazione elettorale e che sia costata (come dichiarato esplicitamente sullo stampato) 0,28 euro pro capite – ovvero circa 13.500 euro in totale, compresi i costi per il più ampio bilancio sociale che apparirà sul sito comunale.

Beh, ecco che cosa invece hanno fatto loro nei soli 6 mesi precedenti alle elezioni del 2012: ben 4 (quattro) numeri del loro giornaletto spediti in tutte le case per un totale di 19.200 euro (vedi determina N. 744 del 10/08/2011 e N. 1349 del 28/12/2011), senza contare gli oltre 10.000 stanziati per un addetto stampa del quale pure ci siamo occupati a suo tempo.

Allora, chi è che fa propaganda? E chi costa di più?

Lissone papale papale

Sabato a Lissone è accaduto un miracolo. Sì, un miracolo magari piccolo, ma comunque significativo: per un giorno la nostra città è sembrata bella!

Bella la stazione, completamente rimessa a nuovo; bello e silenzioso il percorso riservato ai pellegrini, sicuro, senz’auto; bella la pulizia delle strade; belli i sorrisi della gente, che guardava con meraviglia la fiumana colorata dei fedeli snodarsi dove di solito è solo traffico e smog…

Una città così – hanno certamente pensato tutti – sarebbe bella averla sempre, e non soltanto a ogni viaggio di Papa.

    

    

     

Gli “invisibili” vengono a galla

Bella e utile l’iniziativa di Caritas e Azione Cattolica della comunità pastorale di Lissone, che sotto il titolo “Migranti: persone da sopportare o dono da accogliere? L’accoglienza come stile di vita”  hanno organizzato due appuntamenti per far conoscere la realtà e le storie degli immigrati e dei richiedenti asilo presenti ormai da anni a Lissone.
L’altra sera uno spettacolo teatrale molto coinvolgente ha riempito Palazzo Terragni, sul cui palco sono poi saliti 4 giovani africani di diverse esperienze a raccontare la loro storia di profughi e migranti in fuga da situazioni di crisi.

“Guardateli in faccia. Poi rimandateli a casa (se avete il coraggio)”

Giustamente Silvana Civati, fondatrice della associazione Gioele che ospita anche alcuni stranieri, ha detto che “bisogna guardare negli occhi queste persone” prima di decidere di rimandarle a casa loro.
E, anche se sarebbe stato più corretto dare spazio anche alla maggior esperienza (numericamente e per durata) di accoglienza di richiedenti asilo, cioè quella voluta e tenacemente difesa dall’amministrazione Monguzzi presso il Centro Botticelli, la serata ha segnato un positivo momento educativo offerto dalle associazioni cattoliche locali alla crescita della comunità civile tutta: finora infatti questi “superstiti dei barconi” (ce ne sono un centinaio in città!) sono rimasti praticamente “invisibili” all’opinione pubblica.
Forse per timore di creare reazioni forti: ma bisogna pur creare occasioni per vincere i facili populismi!

Prossimo appuntamento il 5 aprile in Casa canonica, per l’incontro con l’ex parroco di Lampedusa don Stefano Nastasi.

E’ ufficiale: Concetta fa il bis da sindaco

“Con”: è questa preposizione la chiave del secondo mandato del sindaco Monguzzi.
Con te, con Lissone, con il cambiamento e naturalmente Con…cetta!

Ieri, in una nota gelateria del centro (che ha persino preparato un dolce apposito al torroncino), Concetta ha sciolto la riserva ed è scesa ufficialmente in campo come candidata per i prossimi 5 anni; presentati anche i simboli delle 4 liste della coalizione che la sosterrà, tra cui ovviamente anche il Listone.

La presentazione alla città avverrà invece venerdì prossimo 31 marzo nella sala polifunzionale della Biblioteca, presenti i candidati delle 4 liste.

Conce ha ringraziato per la fiducia tutti quelli che le hanno chiesto di ripresentarsi ed ha annunciato un nuovo mandato all’insegna di numerosi progetti nuovi intorno a diverse “polarità” cittadine; tra i principali: il “polo centrale” (piazza Libertà e Palazzo Terragni), il “polo Moscotti” (palazzetto e Cubotto), il “polo stazione” (raddoppio parcheggio e ciclofficina), il “polo Laghetto” (area eventi e Parco urbano).

Venerdì prossimo ulteriori novità…

Concetta Monguzzi pronta per il bis: candidata sindaco a Lissone (Comunicato stampa – 23 marzo 2017)