Una Lissone più “SMART”

Recenti fatti di cronaca mostrano, nell’emisfero sud del mondo, un’Australia devastata da numerosi ed estesi incendi causati, tra gli altri fattori, dai cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento.  Senza andare tanto lontano, anche la “nostra” Pianura Padana se la passa male in quanto a qualità dell’aria, essendo una delle aree con la più alta concentrazione di biossido d’azoto in Europa ed in particolare, nella nostra Provincia (Lissone compresa!) vengono spesso superati i livelli di soglia di PM10 e PM2,5 cioè delle cosiddette “polveri sottili” (vedi sito Arpa Lombardia)

Uno dei provvedimenti adottati in queste situazioni – e lo vediamo anche in questi giorni – è il blocco della circolazione per le auto più inquinanti, una soluzione a breve termine che crea disagi a chi, per vari motivi, possiede una vecchia auto. Ai Comuni dell’area padana non resta quindi che ripensare come tutelare il diritto alla mobilità, cercando contemporaneamente forme alternative all’uso delle auto private.

Lissone e la sua amministrazione, dall’avvento della giunta guidata da Concetta Monguzzi, ha intrapreso proprio questa politica e sta incentivando per gradi l’uso di mezzi alternativi.

La realizzazione di piste ciclabili e il progetto del loro successivo ampliamento, la sperimentazione di un bus navetta nel mese di dicembre per alleggerire il traffico verso il centro città, la recente convenzione – a costo zero per il Comune di Lissone – con la società RetiPiù per la concessione di un’area pubblica in via Maggiolini ove sarà installata una colonnina per ricarica dei veicoli elettrici, sono tutti provvedimenti intrapresi da questa giunta per promuovere la mobilità sostenibile e diminuire l’inquinamento del nostro territorio. Non ultimo, il Comune ha commissionato uno studio di fattibilità per il servizio di Scuolabus ed ha affidato alla società E-VAI il servizio di car-sharing sul territorio lissonese, mettendo a disposizione una vettura elettrica che potrà essere condivisa – previa prenotazione – tra il Comune, i cittadini, le associazioni, le imprese ed gli Enti locali.

Ma l’inquinamento si combatte principalmente con l’impegno quotidiano di tutti e un graduale ripensamento della mobilità: chi amministra Lissone ha abbracciato un’ottica innovativa e attenta all’ambiente.
E tu, cittadino? Pròvaci anche tu; insieme si può riuscire ad attuare una mobilità più “smart” e a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Aggiornamento del 15 gennaio: Proprio in considerazione della situazione critica della qualità dell’aria in questi giorni e in coerenza con altre azioni già messe in atto per ridurre l’inquinamento atmosferico, il tradizionale falò di Sant’Antonio in piazza mercato quest’anno non avrà luogo.

E il treno (non) va

Sono purtroppo ormai quotidiani i disservizi subiti dai pendolari della nostra città e della nostra tratta: un annoso problema che purtroppo non riesce a trovare riposte e soluzioni. La scorsa settimana, in particolare, i pendolari lissonesi hanno visto ritardi, cancellazioni, carrozze inadeguate, segnaletica inesistente e “mortificazioni” di ogni sorta.

Mentre tutti si orientano verso una mobilità sostenibile ed ecologica (anche in considerazione di divieti e regole che in Lombardia cercano di dissuadere dall’uso delle autovetture), assistiamo invece a grandi, troppe inefficienze proprio da parte di  chi dovrebbe proporsi come “l’alternativa giusta” per una mobilità sostenibile.

E così, per l’ennesima volta ma con sempre più forza e determinazione, il nostro sindaco – insieme ai colleghi di Desio e Seregno – ha preso carta e penna e ha scritto a chi di dovere: al presidente di Regione Lombardia, all’assessore ai Trasporti, ai consiglieri regionali della Provincia di Monza e Brianza e per conoscenza al presidente della Provincia di Monza e Brianza, alla Prefettura di Monza e Brianza, ai vertici di Trenord e RFI e al Comitato Pendolari Milano-Como-Chiasso.

Dopo aver elencato i disservizi degli ultimi giorni e aver espresso preoccupazione anche per l’annunciata riorganizzazione (leggi: riduzione!) dei treni TiLo, Le Amministrazioni Comunali di Lissone, Desio e Seregno “richiedono con fermezza un immediato intervento per porre rimedio ad una ormai insostenibile situazione di disagio”, rimarcando anche come alcune condizioni di forte tensione possano “mettere a rischio l’ordine pubblico nelle nostre stazioni”. Le Amministrazioni richiedono quindi di essere convocate per un confronto in merito alla “pianificazione di interventi da attuare nel breve e medio termine sulle linee ferroviarie”.

Siamo naturalmente perfettamente d’accordo: la situazione NON È PIÙ ACCETTABILE ed occorre trovare un’azione che coinvolga Trenord e Regione Lombardia affinché intervengano non con “proclami a vuoto” (già visti…) ma con azioni, anche a breve termine, finalmente efficaci.

Caos treni, Regione Lombardia se la prende con Rfi. I sindaci di Desio, Seregno e Lissone scrivono al Pirellone: «Intervenire» (IlCittadinoMB.it – 14 nov 2019)

Disservizi ferroviari: i Sindaci di Lissone, Desio e Seregno chiedono la convocazione del tavolo «Milano – Como – Chiasso» (Comunicato stampa – 14 nov 2019)

Sinergie che fanno bene

Partiamo dai numeri: oltre 3.500 interventi annui e di questi circa 3.000 per diversamente abili, 380 per anziani e 200 circa utili al Servizi sociali del Comune di Lissone. E ora lasciate stare le CIFRE e immaginatevi al loro posto delle PERSONE : donne, uomini, giovani, anziani, bambini. Insomma, cittadini con un comune denominatore, cioè vivere una condizione (perenne o temporanea)  di bisogno, di aiuto, di handicap, di difficoltà.

Come già è avvenuto qualche anno fa, per aiutare queste PERSONE il Comune di Lissone – in sinergia con enti privati e a costo zero per la collettività – ha deciso di mettere a disposizione un “Pulmino Amico“: un automezzo nuovo, in comodato d’uso gratuito al Comune per il trasporto di anziani e persone diversamente abili, opportunamente attrezzato con elevatore elettrico per carrozzine e con un dispositivo per superare le barriere architettoniche.

Ora il Comune – attraverso gli incaricati di Alter S.r.l. – propone alle aziende lissonesi di locare uno degli spazi pubblicitari sul veicolo così da rendere possibile che questo servizio, già attuato con successo dal 2015 al 2019, possa ancora aiutare in modo concreto le fasce deboli e in difficoltà.

Nell’epoca di polemiche strumentali, portate avanti sui social o sui media da politici troppo interessati al proprio “ego” piuttosto che al bene della collettività, siamo felici e fieri di sostenere progetti come questi: efficaci, concreti, utili, segno tangibile di attenzione alla collettività.

Riparte il progetto “Pulmino Amico” (Comunicato stampa – 30 ott 2019)

Il treno lungo lungo…

Ecco il treno – lungo lungo – che percorre la città…”. iniziava così una vecchia filastrocca per bambini. Ci è tornata in mente in questi giorni perché sembra proprio che saranno lunghi lunghi (e anche molto larghi e pesanti!) i treni merci della linea Rotterdam-Genova e che transiteranno sulla S11 Milano-Chiasso, passando quindi anche da Lissone.

Ad oggi, le previsioni sono di essere a regime nel 2025 e le cifre fanno veramente impressione: convogli lunghi 750 metri, più larghi di quelli attualmente in circolazione e di un peso complessivo di circa 2.000 tonnellate. È previsto il passaggio giornaliero di 170 di questi convogli merci, oltre ai 98 treni “normali” dei pendolari della linea S1.

Il tunnel del San Gottardo è già pronto dal 2017 mentre quello di Monteceneri lo sarà entro la fine dell’anno.

Ma noi… siamo pronti? Assolutamente no!

Dal punto di vista strutturale, occorrerà adeguare ponti, gallerie, binari, stazioni e sistemi di controllo per far fronte al nuovo flusso di traffico. E anche i residenti dei comuni interessati al transito di questa “Tav delle merci”, forse non sono ancora sufficientemente informati su ciò che verrà realizzato e quali saranno le conseguenze in termini di pericolo, rischi, inquinamento acustico e impatto ambientale.

Intanto a Monza si è già costituito un “Comitato antirumore – No Tav in Monza” che nell’assemblea della scorsa settimana ha fatto il pienone…

In arrivo i super treni da 750 metri (Cittadino – 6 apr 2019)

La Tav Merci spaventa Monza. Sala gremita all’assemblea, ecco le novità (MBNews – 8 apr 2019)

Il prezzo del biglietto

Pensiamo che la provocazione del capogruppo di Forza Italia, Daniele Fossati, sia sacrosanta e più che condivisibile nelle intenzioni: il consigliere azzurro, pendolare per davvero da anni (non come altri che si professano pendolari ma il treno lo prendono ogni tanto, e sempre di meno da quando sono in pensione…) dopo l’ennesimo disservizio dei giorni scorsi ha invitato i pendolari a prendere in considerazione l’idea di non pagare più il biglietto.

Sia chiaro: le leggi vanno rispettate e i biglietti devono essere pagati, un punto di partenza che siamo certi accomuni noi del Listone con Forza Italia e con tutte le altre forze politiche. Ma è pur vero che… non se ne può davvero più!

Il nostro Sindaco ha scritto per l’ennesima volta a Regione Lombardia per chiedere di intervenire e pungolare Trenord affinché si attivi per offrire un servizio almeno decente alle migliaia di viaggiatori della Brianza. Parole che hanno provocato una reazione anche da parte del consigliere leghista Alessandro Corbetta che, a sua volta, ha chiesto al proprio presidente regionale Attilio Fontana e all’assessore ai Trasporti Claudia Terzi di far sì che certe mattinate d’inferno non si ripetano più.

A noi sta bene che la battaglia sui treni sia bi-partisan: non vogliamo “mettere il cappello” su una battaglia che coinvolge un gran numero di lissonesi: quello ci importa è che i (tanti) problemi dei treni in transito a Lissone possano finalmente risolversi – o almeno attenuarsi – nel breve periodo. In questa ottica potrebbe essere utile tornare a parlarne in Consiglio Comunale dove già recentemente maggioranza e minoranza hanno dato prova di grande intelligenza approvando all’unanimità un ordine del giorno che impegna le istituzioni a trovare soluzioni per migliorare la situazione attuale.

Non c’è destra o sinistra che tenga: il problema va affrontato e possibilmente risolto, e in tempi brevi.

Disservizi sulla Milano-Chiasso, il Sindaco scrive ancora a Regione Lombardia (Comunicato stampa – 16 gen 2019)

Apre la ciclostazione!

Ormai è ufficiale: da lunedì 3 dicembre la Ciclostazione sarà finalmente aperta e funzionante! Dalle 5:30 del mattino e fino alla una di notte, la Ciclostazione in via General Guidoni sarà a disposizione dei cittadini che vorranno lasciare la propria bicicletta al riparo dalle intemperie e in un luogo più sicuro rispetto alle tradizionali rastrelliere.

Nel primo periodo sperimentale, l’utilizzo della Ciclostazione sarà gratuito: per entrare ed usufruire del servizio sarà sufficiente posizionare la propria tessera sanitaria sotto l’apposito lettore collocato all’ingresso. Dopo la validazione, il meccanismo automatizzato della porta permetterà l’accesso con la bicicletta.

All’interno sono pronti 100 “bici-parcheggi” di ultima generazione, collocati per metà a raso terra e per l’altra metà leggermente rialzati. Nessun problema per l’utilizzo: il meccanismo è semplice e intuitivo.

Durante la prima settimana di apertura e negli orari di massima affluenza dei pendolari, sarà presente anche del personale comunale per dare informazioni e chiarimenti.

E sempre a partire da lunedì prossimo, sulle biciclette posizionate in “divieto di sosta”, verrà messo un biglietto di invito ad usufruire della Ciclostazione o, in alternativa, degli spazi protetti dalla pensilina oggi esistente: i portabici lì posizionati non saranno infatti rimossi, così che il cittadino possa scegliere tra un servizio gratuito ed uno che, a partire dal 2019, sarà invece a pagamento.

Naturalmente il Sindaco Monguzzi e il ViceSindaco Nava hanno invitato tutti ad utilizzare con attenzione e responsabilità questo nuovo bene pubblico: a scanso di equivoci, l’impianto di videosorveglianza sarà attivo 24ore su 24 ed è direttamente collegato con il Comando di Polizia locale.

Un parcheggio coperto per cento biciclette: ecco la ciclostazione di Lissone (MonzaToday – 29 nov 2018)

Ciclofficina Ciclofficina Ciclofficina

Pressing su tutta la linea

Non capita spesso all’attuale Amministrazione di ricevere (timidi) apprezzamenti dall’ex sindaco Ambrogio Fossati, ma ci sentiamo di condividere qui ciò che ha detto nel corso della Commissione sulla situazione dei treni a Lissone e i tanti problemi della tratta Milano-Como-Chiasso.

Proprio l’ex sindaco Fossati, con una sincerità che vorremmo ascoltare più spesso dai banchi dell’opposizione, ha affermato che anche lui, nel corso del suo mandato, ha cercato di fare pressione a Regione Lombardia e a Trenord per migliorare lo stato del servizio ferroviario. Ad onor del vero, l’ex Sindaco Fossati ha anche ammesso che l’attuale sindaco Monguzzi il “pressing” lo ha fatto con maggior intensità, riconoscendo con onestà intellettuale lo sforzo compiuto tramite lettere, comunicazioni formali e partecipazione ai tavoli di lavoro.

Noi siamo dell’idea che i problemi della tratta ferroviaria che interessa la stazione di Lissone debbano essere affrontati dalla politica proprio con questa onestà, senza badare al colore politico di chi parla o di chi ascolta. Siamo anzi convinti che l’unione faccia la forza e che le lettere spedite dall’ex sindaco Fossati, unite a quelle del Sindaco attuale, possano contribuire a smuovere la situazione. E speriamo in tempi brevi perché i pendolari sono veramente esasperati dai continui ritardi, dalla soppressione dei treni e dalla qualità dei servizio fornito (sovraffollamento, malfunzionamento degli impianti di riscaldamento/raffreddamento, comunicazioni non pervenute, stato delle carrozze…).

È questa una condivisione di idee che ci lascia ben sperare in vista di un’imminente discussione sull’argomento prevista in Consiglio Comunale, dove sarà indispensabile che tutte le forze politiche si coalizzino per presentarsi poi compatte agli interlocutori istituzionali di riferimento. Riteniamo inoltre che questo problema sia da affrontare con gli altri Comuni della tratta in questione perché così possiamo avere più forza e potremo farcela, portando a casa un buon risultato per tutti.

Speriamo vivamente che tutti consiglieri di minoranza, che spesso hanno posizioni distanti, trovino in questa circostanza un motivo di coesione e diano il loro attivo contributo in appoggio alla Giunta e al Sindaco Monguzzi.  Senza alcuna eccezione.

La politica fatta… ad occhio

Ci spaventa (e lo diciamo seriamente, non con l’ironia che a volte usiamo quando parliamo di lui) l’espressione utilizzata dal consigliere Roberto Perego di “Lissone in Movimento” nel testo di una mozione che riguarda treni, pendolari e problemi della linea ferroviaria Como-Milano, mozione da lui presentata e che verrà a breve discussa in Consiglio Comunale

Fra le tante richieste che il consigliere di opposizione avanza, ce n’è una che ci sorprende molto: Perego vorrebbe che il Sindaco richiedesse a Trenord “maggiori controlli sui treni in quanto noi tutti con abbonamento e biglietto vediamo “a occhio” chi il biglietto non l’ha mai visto neanche in fotografia (e sono tanti)”.

Ecco, sono le cose fatte “ad occhio” quelle che ci preoccupano. Noi del Listone pensiamo che “ad occhio” si possa preparare la vernice per tinteggiare le pareti di casa, “ad occhio” si possa valutare se l’arrosto è cotto, “ad occhio” si possa stabilire se le piante del terrazzo siano sufficientemente annaffiate…

Ma le decisioni in politica, noi non le assumiamo “ad occhio” perché questo significherebbe decidere il futuro di una città, di una comunità o di un servizio senza avere basi certe dalle quali partire e sulle quali ragionare .

“Ad occhio” non ce la sentiamo di decidere proprio nulla, men che meno decisioni che riguardano i nostri pendolari. Anche noi siamo convinti che sui treni possano e debbano esserci maggiori controlli, ma la selezione “ad occhio” ci spaventa. La politica, soprattutto nelle questioni che riguardano le persone, non può basarsi su impressioni, sensazioni o addirittura pregiudizi, ma su dati, verifiche e riscontri oggettivi.

Ora cambiamo  per un attimo la prospettiva e mettiamoci nei panni dei valutati, dei soppesati con un solo sguardo: a chi di noi farebbe piacere subire un giudizio approssimativo in base, ad esempio, alle nostre fattezze o al nostro abbigliamento o al nostro modo di muoversi o di parlare? Non ci sentiremmo invece – e legittimamente – vittime di un pregiudizio e di un’ingiustizia, ad esser  valutati con così tanta leggerezza?

Allora, occhio a chi fa politica “ad occhio”.

Trenord: le scuse non bastano!

A seguito delle di rimostranze dei giorni scorsi a riguardo dei continui ritardi e soppressione di treni, con una lettera inviata al nostro Sindaco, Trenord ha fatto ammenda degli errori e senza troppi giri di parole si è scusata per i disservizi causati ai passeggeri della stazione Lissone-Muggiò.

Certamente le scuse fanno sempre piacere ma, dati i precedenti, ci permettiamo di prendere queste parole con le pinze in attesa dei fatti concreti. La condizione della tratta Milano-Chiasso per i passeggeri della nostra stazione è arcinota: treni sovraffollati e in cronico ritardo, corse annullate, riscaldamento o raffreddamento spesso non funzionante, pulizia che spesso lascia a desiderare…. Difficile attribuire le colpe di questa situazione ai tre enti gestori della linea e dei servizi (Trenord, Regione Lombardia, RFI) col risultato che troppo spesso si assiste ad uno scaricabarile generale sulle spalle dei passeggeri.

Di una sola cosa siamo soddisfatti: questa volta Trenord ha risposto in tempi brevi all’ennesima sollecitazione del nostro Sindaco ed ha ammesso le sue colpe. Ma ora è giunto il momento di impegnarsi per cambiare la situazione: come da tempo ripete il nostro Sindaco, Regione Lombardia deve convocare al tavolo i Comuni della tratta (Muggiò e Desio) e, in qualche modo, “costringere” Trenord a migliorare il servizio offerto.

Apprezziamo il passo in avanti, ma non basta: ora, a differenza di quello che successe a giugno (quando non si presentò) Trenord accetti di sedersi al “Tavolo di lavoro Milano-Chiasso” e trovi soluzioni a breve termine per migliorare la vita a studenti e lavoratori. In caso contrario, le scuse non bastano!

Anche il consigliere di opposizione Roberto Perego ha presentato una mozione sulla situazione dei treni chiedendo che il Sindaco avviasse un dialogo con Trenord: ma l’Amministrazione è dieci passi più avanti rispetto a quello che lui ha in mente… Chissà se questa volta se ne accorgerà e ritirerà la mozione.

Trenord al sindaco di Lissone: «Scuse per i disservizi, ma il servizio è migliorato». Intanto i treni scoppiano di pendolari (CittadinoMB.it – 15 ott 2018)

Il desiderio dei treni /2

Sempre a proposito di treni, ci spiace annotare il silenzio del Centrodestra che sulla materia preferisce vestire i panni del “gufo” invece di cercare di favorire la vita dei pendolari lissonesi.

Il quadro lissonese è questo: abbiamo un sindaco che scrive in Regione, che chiede tavoli sovra-comunali allacciando rapporti istituzionali con Desio e Muggiò, che viene convocata a Milano per discutere della nostra tratta ferroviaria, strappando anche alcune promesse (purtroppo poi non mantenute).

E poi abbiamo i politici di opposizione di casa nostra che sui social si divertono a scrivere e a commentare dei ritardi e dei disservizi della nostra linea ferroviaria facendo finta di non sapere (ma lo sanno!) che il presidente della Regione Lombardia è della loro stessa parte politica e l’assessore ai Trasporti regionali… pure.

Ma voi credete che si siano mossi per cercare di migliorare la situazione? Niente affatto, semplicemente “gufano” e riescono addirittura ad attribuire al Sindaco e alla Giunta i ritardi dei treni…

Allora noi del Listone facciamo una proposta all’opposizione: presentino loro una mozione in Consiglio Comunale nella quale si solleciti e si impegni il presidente della Regione Lombardia a fare qualcosa di concreto per migliorare la situazione dei treni a Lissone; in fin dei conti è un loro collega di partito… Noi non avremmo problemi a sottoscriverla.