Come deciso dalla votazione di mercoledì sera in Consiglio comunale, Lissone non ha concesso la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki (vedi Due cittadini onorari). Non sono bastati i voti favorevoli di tutta la maggioranza (15), di Piermarco Fossati (5Stelle) e Ambrogio Fossati (Lega) perché da regolamento ne servivano 19 (maggioranza qualificata).
E gli altri? Astenuti. Un comportamento deplorevole.
In primis, Elisa Ratti (Gruppo misto), che pare aver abbracciato un modo di far politica abusato e ritrito, cioè cercare ostinatamente un giro di parole per dimostrare di avere ragione a prescindere: e così ha fatto, mettendo in secondo piano la “persona” rispetto a discorsi che sono “altro”. Ruggero Sala, targato Meloni, ha sostanzialmente sostenuto che la cosa non lo riguarda. Gli altri si sono bellamente voltati dall’altra parte: Carlo Erba, Fabio Meroni, Roberto Perego e Daniele Fossati.
Con questo non-voto, non solo hanno voltato le spalle a Patrick ma anche a tutte le persone che si battono per i diritti civili e i diritti fondamentali dell’uomo. Quello che invece noi volevamo dire è che Lissone era solidale al loro fianco, far sapere che non sono soli.
Ma anche, come rimarcato nell’intervento del Sindaco: “(..) votando questa cittadinanza cosa Zaki dà a noi: con quello che sta vivendo, con grande fatica, con i diritti negati (..) lui ci sta dando un’opportunità: di rimarcare quello che noi vogliamo essere, ci sta dicendo quali sono le cose importanti che a lui mancano in questo momento “.
Questa cittadinanza mancata è stata una sconfitta per la nostra Città, a tratti una vergogna.
Seduta del consiglio comunale del 29 settembre – Argomento n. 2 – Concessione della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki
Cittadinanza Onoraria a Patrick Zaki: un’occasione persa (Diario in Comune – 1 ott 2021)