Il Listone

Diritto di vuoto

Migranti

Migranti

Tutto ha inizio con l’annuncio un convegno dal titolo “Migranti, l’accoglienza ha funzionato” che si terrà giovedì prossimo a Monza, presso il Teatro Binario 7 e al quale anche il Comune di Lissone parteciperà. È stata infatti ben gestita, a Lissone, l’accoglienza di 72 richiedenti asilo (ospitati da tre cooperative accreditate), persone che in buona parte sono in possesso di documenti d’identità mentre alcuni sono ancora in attesa di attribuzione.

Il Sindaco Monguzzi, sempre nel rispetto delle leggi e in totale trasparenza, non ha mai mancato di favorire l’integrazione dei richiedenti asilo e si è fatta portavoce di alcuni dubbi che noi stessi – e con noi molti altri lissonesi – nutriamo a seguito dell’emanazione della legge 132/18 (Decreto sicurezza): ci si chiede, insomma, come faranno queste persone ad accedere all’assistenza sanitaria o ad iscriversi alle liste di collocamento, ora che il permesso di soggiorno permette di avere un “domicilio” ma non la “residenza”.

Domande più che legittime e riportate nell’articolo di un notiziario online ma che, una volta condiviso su alcuni gruppi social, non ha mancato di suscitare diverse “reazioni”, alcune delle quali assolutamente spropositate.

Spiace che molti – per fortuna non tutti – si fermino ai titoli.

Spiace che molti – per fortuna non tutti – usino luoghi comuni, slogan, pregiudizi e percezioni personali senza approfondire l’argomento.

Lascia infine sgomenti che pochi – eppur ci sono – arrivino a minacce di morte o di lesioni personali accompagnati da insulti di violenza verbale inaudita verso i richiedenti asilo e la persona stessa del Sindaco, reclamando un “diritto al voto” che è solo un “DIRITTO AL VUOTO”.

E allora citiamo una frase che collega quanto letto sui social con fatti lontani, fatti ricordati sabato scorso durante la cerimonia della posa della “Pietra di Inciampo” in ricordo di Mario Bettega, lissonese ucciso perché in opposizione al regime fascista : “Ricorda, non iniziò subito con la camera a gas e i campi di sterminio. Iniziò con i politici che dividevano le persone tra ‘noi e voi’. Iniziò con l’intolleranza e l’odio verbale e quando le persone iniziarono a non interessarsi più, divennero prima insensibili e poi chiusero gli occhi davanti all’orrore”.

Occhi aperti, sempre, sulle discriminazioni e il “diritto al vuoto” dei valori.

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