Apprendiamo con stupore (ma non tanto, conoscendo i soggetti in gioco) del licenziamento “in tronco” dell’Assessore e Vicesindaco Ruggero Sala. La Giunta Borella, che a parole era coesa, unita e cementata per governare la Città si è invece dimostrata già spaccata e allo sbando completo.
È l’epilogo di un litigio in corso da mesi tra Sala e Camarda e con lo stesso Sindaco Borella. Ricorderete a questo proposito il nostro articolo dell’”Immacolata separazione” con foto e frecciatine.
Abbiamo assistito anche a scene “patetiche” in Consiglio comunale tra la “camardiana” Scaffidi ed il collega di banco Stefano Arosio (fedele di Sala). Tutto presagiva forti litigi e criticità, e infatti ora è arrivato il licenziamento del vicesindaco, esperto politico e conoscitore di Lissone.
Anche a livello regionale, poi, uno appoggia il candidato Marco Meloro mentre l’altro appoggia Rosario Mancino, presidente provinciale di Fratelli d’Italia.
Ci saranno conseguenze in Consiglio comunale? Secondo noi, sì. E in città? Secondo noi, pure. Ricordiamo che Ruggero Sala, oltre ai suoi voti e a quelli di almeno tre Consiglieri comunali, godeva anche dell’appoggio della Lista civica PER LISSONE OGGI, braccio “politico” della Pro Loco Lissone, la cui Presidente Marcella Spinelli – guarda caso – ora è anche nel CDA della Casa di Riposo.
Insomma, il 2023 incomincia col botto, o per meglio dire, con le “botte”.
Ma quello che ci preoccupa di più sono le conseguenze per la nostra città. Per problemi di politica e di potere si trova, purtroppo, di fronte ad una battuta di arresto rispetto a programmi, obiettivi, necessità e relativi bisogni dei cittadini. Già in Consiglio avevamo evidenziato come Lissone non potesse perdere il Marketing territoriale ed alcune deleghe assessorili attribuite a Sala ma che, visto in chiave odierna era solo il preludio della fine.
E no, Sindaco, così proprio non va…
Clamoroso: il sindaco ha cacciato il vicesindaco (PrimaMonza.it – 30 dic 2022)