Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana – supporter e testimonial della nostra Sindaca Borella – ha emesso il 24 giugno un’ordinanza regionale che impone ai Comuni e raccomanda ai cittadini di non sprecare l’acqua. È un’emergenza: lo dice lui, lo dicono nei vari Tg, lo dicono tutti e lo possiamo constatare direttamente, ad esempio, vedendo la portata dei nostri fiumi e il livello dei nostri laghi.
Sì, siamo in emergenza, ma a Lissone sembra che la cosa non interessi. Non al Sindaco almeno, responsabile in prima persona della gestione delle “emergenze”, come purtroppo abbiamo imparato in questi ultimi anni.
Oggi, a 3 giorni dell’ordinanza, ai cittadini lissonesi non è pervenuta nessuna informazione in merito, nessun comunicato, nessuna raccomandazione.
Forse in giornata, o domani, o dopo, una comunicazione e qualche provvedimento andrà preso anche a Lissone, o no? La questione è urgente e grave, tanto da giustificare un’ordinanza regionale.
Forse eravamo abituati “troppo bene” ai tempi del Covid… Allora funzionava così: a fronte di un’ordinanza o di un provvedimento del Governo, facevano seguito in tempi strettissimi i comunicati esplicativi, venivano adottati i provvedimenti del caso e il tutto veniva illustrato e divulgato ai cittadini con varie modalità, in primis tramite i video dall’allora sindaco Monguzzi che tanti riscontri positivi hanno avuto.
E non c’era né sabato, né domenica, né giorno, né sera: perché, come un buon sindaco deve sapere, l’interesse comune viene prima di tutto.
Siamo oggi in uno stato di emergenza regionale per la carenza di acqua e ci aspettiamo che chi di dovere emetta un’ordinanza (che per altro è già stata predisposta dal presidente Fontana) per il risparmio idrico e di limitazione dell’uso dell’acqua potabile. Il tutto in tempi brevi, e senza indugi.