La campagna elettorale lissonese, in questa prima fase, ha diplomato “stratega” il presidente Giovanni Mantegazza. Giovanni è riuscito a cavalcare e a comandare la coalizione di destra facendo da mediatore e ponendo le basi per la candidatura di Laura Borrella. Ed è anche riuscito a convincere Roberto Perego – che dopo l’espulsione di Fabio Meroni era diventato di fatto il capitano nella “quasi coalizione” – a non fare più il candidato Sindaco (sic!).
Mantegazza, infatti, riveste il ruolo di coordinatore della lista “Lissone in Movimento” (nella qual milita Roberto Perego) oltre ad essere il presidente della sezione lissonese di APA Confartigianato.
E’ il presidente degli artigiani lissonesi, dunque, ma “sta da una parte”. Forse non proprio tutti sono d’accordo con lui, e chissà se lo voteranno e se lui, nel frattempo, avrà l’accortezza di autosospendersi dal proprio incarico.
Mantegazza non si candiderà, immaginiamo noi, ma in seguito potrà avere ritorni politici (magari in Lega) e magari per aver proposto la candidatura di Laura Borrella, ai più fino a ieri non nota. Questo è il ruolo degli strateghi: organizzano, gestiscono, manovrano, sono di qui ma sono anche di là, e non te ne accorgi subito.
Chissà cosa ne pensano quelli che lui chiama “i miei artigiani” della sua presa di posizione nella destra lissonese, ora che è a fianco dal sempre osteggiato nemico pubblico/privato Ruggero Sala. Certo, è riuscito a “far scomparire” (forse…) l’altro suo storico nemico, Fabio Meroni, che lo allontanò dalla Lega lissonese.
Noi ci aspettiamo una campagna elettorale “elettrica” ora che finalmente è stata trovata la candidata del centrodestra; vedremo come si muoverà “lo stratega”, chi farà parlare e cosa farà dire.
E staremo a vedere se avremo torto o se anche stavolta ci avremo azzeccato…