A volte pillole e supposte si prendono assieme, per curare i malanni di stagione. E allora ci perdonerà l’ex parlamentare Fabio Meroni, oggi capogruppo della Lega (non più Nord) in Consiglio Comunale a Lissone, per l’inusuale accostamento fra pillole, supposte… e bufale.
Dopo averlo annunciato a gran voce, è arrivata la presunta (anzi: la supposta…) “pillola” da parte del consigliere padano. In Consiglio Comunale si è tornato a parlare di Progetto Lissone. In primo luogo è bene ricordare che – contrariamente a quanto affermato da Fabio Meroni – l’amministrazione Monguzzi non ha affatto “chiuso” Progetto Lissone. Progetto Lissone è fallita perché aveva accumulato 1.200.000 euro di debiti per la fallimentare gestione degli amministratori nominati dalle Giunte di centrodestra, e ben prima dell’avvento della amministrazione Monguzzi.
L’onorevole ha poi sbandierato una relazione cartacea redatta dal curatore fallimentare, nella quale si ipotizzavano “azioni risarcitorie” sia nei confronti degli ex amministratori che del Comune di Lissone. Carte alla mano (carte peraltro riservate, e che forse non potevano neppure essere divulgate), Meroni ha gridato allo scandalo, annunciando nefaste conseguenze per gli amministratori attuali…
Scandalo in arrivo a Lissone? Macchè… Quello che il “Capo della minoranza” lissonese pare non sapere, e forse da scrupoloso politico avrebbe dovuto informarsi meglio prima di sventolare presunti scoop-bufale , è che il curatore ha poi ritenuto che non sussistessero gli estremi per tali azioni.
Quella di Fabio Meroni, più che una “pillola” era quindi una “bufala”, più da campagna elettorale che da periodo pre-natalizio. Ma ormai siamo abituati al sensazionalismo da scoop padano…
Ma ciò che Fabio Meroni forse non ha capito, è che gli è andata anche bene: le azioni giudiziarie che il Curatore aveva ipotizzato riguardavano lui, l’ex Sindaco Ambrogio Fossati e le loro Giunte, e non l’amministrazione Monguzzi! Il curatore ipotizzava infatti la responsabilità del Comune per l’attività di direzione e controllo esercitata su Progetto Lissone di cui possedeva il 60% delle quote. E chi ha esercitato tale direzione e controllo su Progetto Lissone per oltre vent’anni, se non le amministrazioni Meroni e Fossati?
Fabio Meroni deve quindi ringraziare il cielo che il Curatore abbia ritenuto di non procedere giudizialmente: la responsabilità degli eventuali danni sarebbe stata infatti tutta sua e del suo successore Ambrogio Fossati, oltre che – ovviamente – degli amministratori da loro nominati.
Anche se questa è una bufala (che assomiglia tanto ad una buccia di banana…), di una cosa però ringraziamo la Lega: di aver ripreso l’argomento “Progetto Lissone”. È importante continuare a parlarne visto che, noi come lui, pensiamo che molto ci sia ancora da capire in quelle carte e siamo convinti che i documenti, le fatture e il resto della documentazione, debba essere materia di studio dei consiglieri comunali tutti.
Anche noi del Listone seguiremo questa strada, andando a caccia non di bufale o supposte, ma di pillole gustose.