Nei giorni scorsi, il Sindaco Concetta Monguzzi ha comunicato a mezzo stampa di aver raggiunto un traguardo di tutto rispetto del quale potranno beneficiare i giovani studenti lissonesi: l’amministrazione infatti – grazie all’impegno condiviso di assessori all’Istruzione ed Istruzione superiore – ha reperito ulteriori risorse che hanno permesso di aumentare il numero e il valore economico degli assegni studio e dei buoni libro, arrivando a stanziare in totale 18.600 euro; ben 6.600 euro in più rispetto all’anno precedente.
In particolare, si passa da 40 assegni di 250 euro a 50 assegni di 300 euro e da 20 buoni libro di 100 euro a 30 buoni di 120 euro.
Sono cifre che, pur non cambiando la vita, sono un utile supporto per una famiglia il cui figlio/a dimostra di avere capito l’importanza dello studio e dell’impegno che il percorso di una scuola superiore comporta. E proprio questo è il punto cruciale della questione, il cardine che determina il valore non solo economico ma anche e soprattutto educativo dell’aumento dei fondi legati all’istruzione.
Questo non è un provvedimento iniquo, come si legge con termini più coloriti in un commento su Facebook: “Fatevi i fighi con queste idiozie“. Non vi è nulla di idiota nell’aiutare chi studia e sceglie di impegnarsi con successo in un percorso di formazione per il proprio futuro: è riconoscere, semplicemente, che cultura e preparazione sono strumenti necessari per poter scegliere, e non subire, il proprio domani.
Assegni di studio e buoni libri agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (Comunicato stampa – 3 dic 2018)