Questa settimana siamo entrati nel vivo della fatidica “fase 2”, con numerose riaperture di attività e disponibilità di servizi. Lentamente e gradualmente si cerca di ritornare ad una vita “normale”. Ma come siamo messi a Lissone?
Sono stati riaperti senza limitazioni il Cimitero, gli orti urbani, i mercati comunali (anche per gli articoli non alimentari), le casette dell’acqua (gratuita nella fase 2), la piattaforma ecologica (a targhe alterne), il Museo, gli uffici comunali (su appuntamento), i cantieri pubblici e privati. Il divieto di sosta per la pulizia strade è ancora sospeso, la biblioteca è aperta solo per consegna e ritiro libri, i giardini pubblici sono accessibili (per ora ancora senza i giochi) e i riti religiosi sono ripresi, naturalmente con regole e limitazioni.
Tutto bene? Certo, ma occorre continuare ad essere vigili, rispettosi e corretti.
Non si deve sottovalutare la pericolosità del virus e non si deve esagerare con la “confidenza”, perché siamo di fronte ad un nemico invisibile che può colpire ancora, e duramente. Possiamo vivere, possiamo usufruire e godere degli spazi pubblici ma serve molta cautela. La nostra intelligenza e la nostra prudenza sono l’ago della bilancia: mascherine, distanze , presidi igienici non vanno mai dimenticati ma utilizzati secondo le regole che ormai tutti conosciamo.
Noi del Listone facciamo un appello: riprendiamoci pure la nostra vita, la nostra libertà e facciamolo tutti, ma rispettando le regole e cercando di essere “sentinelle della città”. In particolare, ai giovani chiediamo di essere collaboranti e responsabili, perché si tratta anche e soprattutto del loro futuro.