Quando si amministra – ad esempio una città come Lissone – è possibile disporre modifiche o varianti al bilancio preventivo. Sono voci di spesa che vanno corrette (in più o in meno), interventi in situazioni di emergenza e quindi non previsti, programmazione in corsa per cambiamenti di situazioni contingenti… Cose che succedono, esigenze e priorità che cambiano, che vanno gestite al meglio e che poi vengono formalizzate – appunto – nelle varianti di bilancio.
Ma anche su questo, nell’ultimo Consiglio comunale, le minoranze – tutte – non hanno dato voto favorevole: si sono astenuti tutti, tranne Ruggero Sala, rappresentante di Fratelli d’Italia, che ha votato contrario.
Evidentemente non erano d’accordo per l’anticipo comunale Tari che esenta i contribuenti, non volevano devolvere contributi alle Associazioni lissonesi, non volevano realizzare lo skatepark, non pensavano fosse necessario l’impianto di condizionamento per la Casa di Riposo e il sistema di areazione nella palestra di via Dante, non volevano alcun intervento sulle aree cani e un mini impianto sportivo… Insomma: non volevano un bel niente.
Oppure esercitavano compatti il classico ostruzionismo delle minoranze: no a tutto, a prescindere. Un copione già visto e rivisto e che non cambia mai. La maggioranza invece, e per fortuna, ha votato ed ora è pronta a mettersi subito al lavoro.