Leggiamo con stupore come la sindaca Borella si sia lanciata ad accusare la nostra lista civica di strumentalizzare il caso della cittadina lissonese – che chiameremo signora G. – italiana, fragile, pensionata e nota ai servizi sociali, che da due anni vive in case comunali senza corrente elettrica e che si lamentava del distacco delle istituzioni locali.
In effetti noi abbiamo semplicemente analizzato e commentato i fatti riportati nell’articolo del Giornale di Monza della scorsa settimana
La signora G., a tutt’oggi, è al buio, da oltre 700 giorni. Ed è un fatto, grave.
Alcune aderenti alla nostra lista, dopo aver letto l’articolo, hanno invitato e convinto la redazione a scrivere a riguardo.
I nostri consiglieri Monguzzi e Nava riporteranno la situazione in Consiglio comunale, non appena chi di dovere creerà le condizioni per tornare a parlare in Consiglio.
L’assessore ai Servizi sociali Lo Faro non ci risulta abbia mai incontrato la signora G e, secondo le sue affermazioni, neppure la sindaca Borella (anche se, dopo la pubblicazione dell’articolo, è diventata disponibile).
Al contrario, il vicesindaco Bonafè – parole della signora G. – l’ha ricevuta ma purtroppo non ha risolto il problema.
Ecco, ora è arrivato il momento dei fatti e non delle parole.
Chissà, forse la sindaca potrebbe andare a visitare la casa della signora G, torcia alla mano. E chissà se l’assessore Lo Faro, tornato dalle vacanze, si deciderà a contattarla e a riceverla.
Sindaca, risolva la situazione e non invochi presunte strumentalizzazioni. La nostra Lista civica è formata da persone che pensano con la loro testa, hanno la loro autonomia e non attendono indicazioni e ordini da terzi, né da fuori Lissone, né da Milano e tanto meno da Roma. Noi leggiamo, ragioniamo, scriviamo e saremo sempre critici con chi ha promesso – a parole! – di risolvere tutti i problemi della città e poi tollera una situazione come questa: due anni al buio.
“Il Comune ha sempre fatto il possibile” Giornale di Monza – 10 set 2024)