Il Listone

L’inamovibile

Lissone - Fabio Meroni

Lissone - Fabio Meroni

La scorsa settimana abbiamo assistito alla “autoeliminazione” di Fabio Meroni dalla partita elettorale di maggio 2022. La richiesta di dimissioni è stata approvata a stragrande maggioranza dal Consiglio comunale, ma evidentemente lui non ha ritenuto opportuno dimettersi, anche se la sua storia politica sembra ormai giunta al capolinea.

Difeso (anche se indifendibile) dai suoi Ambrogio e Carlo, è stato invece liquidato da tutti gli altri: da Roberto Perego (Lissone in Movimento), da Pier Marco Fossati (5Stelle), ma anche da Daniele Fossati (FI) che è uscito dall’aula e non ha partecipato alla votazione “per non infierire”, si è giustificato. E quindi, nonostante tutto il clamore suscitato dal caso, Meroni resterà lì, al suo posto, a Lissone e in Provincia.

Ma nel frattempo è già partita la campagna per individuare il successore dell’ormai ex “capo-popolo”, cioè di una figura capace di parlare a tutta la destra lissonese.

Ci proviamo noi a fare un nome: Ruggero Sala, l’altro “vecchio politico” che non si è certo lasciato scappare una simile occasione per guadagnare visibilità. Ha attaccato frontalmente Meroni e ha poi gridato allo scandalo sulla situazione in città: le piante morte davanti alla Biblioteca, la fontana spenta… grida e vergogna.

In effetti, in chiave elettorale, Ruggero Sala qualche “arma” ce l’ha per realizzare la sua aspirazione che è – ovviamente – quella di ergersi a nuovo “Capitano” della minoranza. È una possibilità che non ci auguriamo proprio si realizzi anche se, in questo momento, non gli manca certo l’appoggio della stampa locale, un supporto che ad oggi riteniamo essere fin troppo palese.

Ma all’orizzonte – eclissato Meroni e anche il fedele Lino Fossati – spunta anche un altro nome, un nome che gira insistentemente negli ambienti “a destra”… Ma è ancora presto, solo tra qualche tempo vedremo le prossime mosse.

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