Vita e morte, due dimensioni il cui confine, in tragedie come quella avvenuta a Cutro il 26 febbraio 2023, diventa molto sottile. A quasi due mesi dall’accaduto, a tanti giorni da altre tragedie, siamo convinti che occorrano riflessioni e racconti veri, andando oltre numeri e fredde sentenze.
Quando il dibattito diventa solo politico, rimane poco spazio per l’aspetto umano e sono solo le storie delle persone ad avere il potenziale per riumanizzare e per poter incidere – partendo dalle coscienze – sulle politiche migratorie rispettando la dignità e il diritto alla vita di donne, uomini, madri e padri.
“Pensiamo a quanto amiamo i nostri figli, come li proteggiamo dal freddo, dalle piccole ferite, dalle frustrazioni, come potremmo immaginarli ad affrontare il mare, il freddo, un naufragio. Se solo ci soffermassimo a pensare a tutto questo, forse riacquisteremmo quell’umanità che spesso perdiamo distratti dalla nostra quotidianità” (cit.).
Oltre a essere quasi tutti afgani, alcuni pakistani, qualche siriano e alcuni tunisini, la maggior parte delle persone sul barcone erano donne, accompagnate da uomini che volevano proteggere le proprie madri, mogli, sorelle. Numerosi, e anche molto piccoli, i figli al seguito delle mamme. E il tutto è successo a 100 metri dalla spiaggia.
Non esistono politiche, regole e confini che possono contenere l’esigenza di vivere con umanità ed è per questo che abbiamo il dovere di ricordare quelle persone, dare loro una identità, toglierli dalla sigla data da numeri.
Umanizzare il dibattito sulle migrazioni è il primo passo per tornare a fare del mare un ponte di connessione.
La Lista civica Il Listone e il Partito Democratico propongono un momento di riflessione e di impegno di pace.
- È ancora un diritto soccorrere ed essere soccorsi?
- Perché partono? “Nessuno mette i suoi figli su una barca, a meno che l’acqua non sia più sicura della terra “
- Dopo il salvataggio, l’accoglienza come percorso di cittadinanza
Ci aiuteranno nella riflessione con testimonianze concrete:
L’ONG “ResQ – People Saving People”, impegnata in azioni di salvataggio nel Mediterraneo
“Amnesty International”, ragazzi che ci racconteranno il loro impegno a difesa dei diritti e della dignità di ogni persona
“Brianza Accogliente e Solidale”, una rete di associazioni e imprese sociali che operano in Brianza, costruendo percorsi e progetti di cittadinanza con migranti.
Vi aspettiamo sabato 22 aprile 2023 in piazza Libertà, a Lissone alle ore 17.
Esserci, per dimostrare che si possono costruire e sostenere percorsi di umanità e di pace.