Il Listone

Perfetto! Ora lo sa anche il Prefetto

Monza - Prefettura

Come anticipato in conferenza stampa e ai cittadini incontrati sabato e domenica in piazza, i consiglieri del Listone Marino Nava e Concetta Monguzzi hanno inviato una PEC informativa all’attenzione del Prefetto di Monza e Brianza.

Nella mail si è dato conto della decisione dei Consiglieri di minoranza di non sottostare alle nuove regole di svolgimento del Consiglio comunale e quindi di non partecipare alle prossime commissioni, riunioni e consigli comunali.

Sono state illustrate le modifiche effettuate al regolamento e in particolare quelle relative al taglio dei tempi dedicati alle “Comunicazioni”, sottolineando anche il fatto che, in ciascuna sessione, potrà intervenire solo uno dei nostri due Consiglieri “. Inoltre, durante le operazioni di voto del nuovo regolamento, i 50 emendamenti presentati dalla minoranza non sono stati neppure letti, ma votati identificandoli solo con un numero!

Inutili i tentativi di dialogo e mediazione, ha prevalso la forza dei numeri e gli emendamenti sono stati tutti bocciati, dando la netta impressione che il voto fosse stato già concordato e ben indicato – immaginiamo – dalla Sindaca e dal Presidente del Consiglio.

Secondo noi, era giusto e doveroso informare l’Istituzione che è a noi più vicina di quanto accaduto e della decisione di non partecipare ai prossimi Consigli e riunioni. E questo andava fatto prima di intraprendere altre clamorose iniziative alle quali si sta già pensando.

Ora ci aspettiamo una reazione, almeno da parte di Roberto Perego, il Presidente conosciuto come il risoluto “tutor”.

Da parte sua, la nostra Sindaca ha già liquidato come “esagerata” la reazione delle minoranze e questo ci fa supporre che, con noi o senza di noi, lei andrà diritta per la sua strada. Non arretrerà di un passo, anche a costo di perdere due consiglieri di maggioranza (Daniele Fossati e Omar Foligno) che non hanno seguito le “linee guida” e hanno votato contro il nuovo regolamento.

Siamo preoccupati per la nostra città. Il “modus operandi” infatti si ripete. Come per l’assegnone, come per la decisione di non costituirsi parte civile nel procedimento penale di AEB&A2A e come per altre scelte che caratterizzano lo “stile Borella”. È inutile parlare e chiedere, tanto “decido io, faccio io, ho vinto io e tanto vi dovevo…”.

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