“C’era una volta una locomotiva” pronta e fiammante, costituita dall’iniziativa del Sindaco Concetta Monguzzi che ha cercato spazi idonei insieme con la Protezione Civile e il Parroco di S. Margherita, coadiuvata dai medici del territorio, tutti con un unico scopo: mettersi a disposizione per la somministrazione di vaccini ai cittadini lissonesi. Si è attivato quel “senso di comunità ” di cui il Sindaco parla nel suo comunicato stampa (che vi invitiamo a leggere tutto, fino in fondo), giustamente orgogliosa della rete virtuosa che si è venuta a creare.
C’era dunque una “macchina” pronta a partire che è stata però bruscamente stoppata da Regione Lombardia, contrariamente a quanto precedentemente indicato ai sindaci dalla Regione stessa. Un vero e proprio cambio di rotta che ha purtroppo portato su binari “dismessi” (se non proprio “ciechi”): la riprova sono i numerosi episodi balzati agli “onori” della cronaca quali ad esempio – a Monza – la folla di over 80 all’Ospedale vecchio con code all’aperto, in una giornata fredda e con forte vento, con pochissimi posti a sedere, con un cambio di sede comunicato 12 ore prima… A questo si sommano i disagi dei giorni scorsi di chi, anziano e magari solo, ha dovuto recarsi a molti chilometri da casa per vaccinarsi, pur abitando in zone con strutture ospedaliere che fungono da hub vaccinali.