Forse mai come questa volta è fondamentale andare a votare per l’elezione del Parlamento Europeo. Forse mai come questa volta siamo chiamati a difendere una Istituzione sempre sotto attacco, sempre additata grossolanamente come la causa di tutti i mali italiani (e non solo) e della quale stiamo dimenticando il senso.
E allora forse vale la pena ricordare: ricordare tutto quello che, senza Europa, non avremmo mai avuto. Certo, abbiamo dovuto cedere un po’ della nostra sovranità, ma tante, tante cose abbiamo ricevuto che hanno cambiato in meglio la nostra vita.
Un mercato libero che ha creato milioni di posti di lavoro, ha aumentato il Pil pro capite, ha fatto nascere l’Euro… faticoso all’inizio, ma che garantisce stabilità dei prezzi e dei cambi. Nell’89 gli interessi sul debito pubblico erano il 9, 99%, ora sono il 2,83%; l’inflazione viaggiava al 6,60%, oggi all’1,20%.
L’abbattimento delle frontiere ci ha permesso di viaggiare, vivere, studiare, lavorare in ogni parte d’Europa e ha consentito a quasi un milione di universitari di studiare all’estero.
L’Europa ha stabilito standard per la sicurezza alimentare, le allerte sui prodotti tossici (giocattoli, cosmetici…) e definito l’80% delle nostre norme ambientali… e tante tante altre cose ancora.
E non dimentichiamo che quello che stiamo vivendo, è il più lungo periodo di pace della storia del nostro paese.
Sicuramente tante cose si possono e si devono migliorare ma – come dice la giornalista Milena Gabanelli – solo e soltanto andando a votare domenica sceglieremo se tutto questo si deve rafforzare, indebolire o implodere.
Tutto quello che senza l’Unione europea non avremmo mai avuto (Dataroom di Milena Gabanelli – 19 mag 2019)