Mercoledì sera (in effetti ormai era giovedì mattina…) gli assessori Domenico Colnaghi ed Antonio Erba hanno illustrato in Consiglio Comunale l’annosa questione relativa alla prolungata perdita d’acqua della Piscina comunale che, a sua volta, ha causato una corrispondente “perdita” (economica!) nel nostro bilancio: un debito di circa 55mila euro.
Una recente sentenza, infatti, obbliga il Comune di Lissone a riconoscere tale somma alla società Cierre Srl – affittuaria del Centro sportivo comunale – a titolo di risarcimento parziale del danno subito nel 2012 per il fermo tecnico della piscina durante i lavori di sostituzione vasca e per i maggiori costi che il conduttore ha dovuto sostenere negli anni a causa di materiale via via rovinato dalla costante perdita d’acqua.
Questa è una storia che parte da lontano, a tratti curiosa, a tratti inspiegabile.
Il 31 marzo 2007 fu siglato il contratto tra ASML e Cierre con durata ventennale. Oggi, a riguardo, Fabio Meroni sostiene di non saperne nulla perché l’allora “pluri-poltronato” Presidente di ASML, Francesco Giordano, “ha fatto tutto lui”. E i guai cominciano subito perché nel giugno 2007 i confinanti della piscina (famiglia Resnati) denunciano per l’ennesima volta danni da infiltrazione di acqua nella propria cantina, infiltrazione che sin dal 1990 era stata lamentata e denunciata.
Il canone di locazione era stabilito in 27.500 euro annuali, con una clausola che vietava qualsiasi subaffitto della struttura. Nel 2009, invece, con un provvedimento ad hoc ASML ha autorizzato il subaffitto e la società Cierre subito ne ha approfittato, subaffittando una porzione dell’immobile a “Road House Grill” con un canone annuale di 100.000 euro: quasi quattro volte quello che Cierre paga ad ASML per l’intera struttura!
Ma non è tutto: l’acuto gestore percepisce anche 60.000 euro da chi ha in carico la gestione dei campi sportivi ed eroga il servizio del tennis.
Ricapitolando: un affare fantastico per la Cierre che ha ricevuto da ASML il centro per 27.500 euro annuali e ne percepisce, più o meno, 160.000 tra subaffitti e subappalti.
Un bel business, nel libero mercato. Peccato per il Comune di Lissone, diciamo noi.
C’è altro da dire? Forse che il legale di ASML era un consigliere di maggioranza ed il legale della famiglia Resnati era un assessore della Giunta del sindaco Fossati, che, in qualità di Sindaco, era anche socio per il 98% di ASML.
Ma loro, come sostiene Meroni, nulla sapevano e nulla potevano fare… sic!
Applausi, ci viene da dire. In circa 20 anni nessuno ha mai sistemato la perdita e il contratto tra ASML e CM è una “perla” che ci godremo ancora per molto…
E oggi l’attuale minoranza rifugge dalle proprie responsabilità politiche ed anzi sostiene bellamente: “non siamo in grado di sapere”, nemmeno “di capire” con voi “non c’è trasparenza” e alcuni si lanciano anche con toni inquisitori e stupiti di cotanta nebbia informativa…
Un bel tuffo nel passato, dove ciò che resta sono i fatti: l’Amministrazione Monguzzi, col Presidente ASML Vittorio Dassi, ha sistemato la piscina, i vicini e tutta la vicenda. E, in questo caso, l’amministrazione era costantemente informata dal nuovo Presidente che, succeduto a Giordano, ha preso in mano la piscina col buco e l’ha sistemata.
Il risarcimento di oggi è relativo alla causa del 2012 conseguente alla chiusura della piscina nel periodo estivo; l’estate successiva la piscina è stata riaperta: sistemata e riparata.
Sì, proprio un bel tuffo nel passato… dentro una piscina col buco!