Cronaca di una brutta pagina politica: stiamo parlando del Consiglio comunale dell’8 maggio, anche questa volta riunito a distanza per evitare assembramenti e mantenere le distanze.
La “Variazione di Bilancio”, uno dei punti all’ordine del giorno, è stata votata all’unanimità, ma solo dopo polemiche, insulti, considerazioni offensive, prese di posizione, puntualizzazioni, divisioni…
“Come sempre” diranno alcuni, “come è giusto che sia” diranno altri. Ma per noi non dovrebbe proprio essere così, almeno non durante gestione di una pandemia, tenuto conto della situazione, dell’impegno e degli sforzi che l’Amministrazione comunale, il Sindaco e la Giunta stanno facendo, a vantaggio di tutti i cittadini. Ma il “palcoscenico”, forse, fa un brutto effetto ad alcuni che tendono ad atteggiarsi ad “attori protagonisti”.
Ma ciò per cui noi dichiariamo che PROPRIO NON CI STIAMO è la questione della mozione presentata da Fratelli d’Italia ad opera del consigliere Ruggero Sala (ricordiamolo: votato in una lista civica e poi magicamente saltato nelle file della destra più estrema).
In sintesi: nella mozione si richiedeva di impegnare Sindaco e Giunta alla realizzazione di un monumento denominato “Io resto in casa”, che celebrasse chi si è impegnato contro il coronavirus e da inserire nella celebrazione di una ricorrenza non meglio identificata (i primi giorni di novembre o forse la festa dell’Unità d’Italia).
Dopo la presentazione della proposta fatta da Ruggero Sala, la maggioranza ha esposto i propri dubbi per bocca del consigliere Mattia Gelosa e ha chiesto che quella mozione fosse ritirata. La proposta alternativa è stata di discuterne prima tutti insieme e poi presentare una mozione condivisa, da approvare all’unanimità, come oltretutto già fatto pochi giorni fa per i contributi economici; l’emergenza Coronavirus non è un obiettivo politico di una parte o dell’altra ma è una situazione straordinaria da affrontare tutti insieme.
Ma la politica, di parte, purtroppo NON LO HA PERMESSO: dopo un primo accenno al dialogo, Sala ha rifiutato sia la proposta di Gelosa che quella fatta dalla nostra Lista Civica, illustrata in un intervento del capogruppo Daniele Mariani che ci ricorderemo.
Per evitare inutili strumentalizzazioni, sintetizziamo allora la nostra proposta, che ci pare di buon senso: ritiro della vecchia mozione, modifiche condivise e discusse da maggioranza e minoranza, modifica del titolo (“io resto a casa” è errato, secondo alcuni). Inoltre si propone di togliere ogni simbolo di appartenenza politica (i morti e gli eroi non devono avere riferimenti politici), cambiare i contenuti temporali (occorre attendere la fine della “guerra al coronavirus” per avere proporzioni, date, sacrifici) e lasciare la mozione “aperta” (non riferita, cioè, solo al monumento ma ad un percorso più ampio e articolato).
Purtroppo anche in questo caso ha prevalso la vecchia (brutta) politica: “Io non ritiro la mozione, voi me la bocciate e io dirò che voi non avete a cuore morti ed eroi…” (Ruggero Sala – Fratelli d’Italia).
Noi speriamo che a breve possa essere approvata una mozione condivisa con queste caratteristiche, che permetta a Lissone il necessario ricordo di persone, situazioni ed eventi, ma che non si trascini dietro messaggi divisivi e di partito.